Solo la gestione forestale previene rischi, dissesto e contrasta i cambiamenti climatici. L’Uncem al congresso Sisef

Uncem partecipa a Palermo al Congresso della Sisef, la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale. Ai lavori ospitati dall’Università di Palermo per Uncem ha preso parte Piera Comba, Sindaca di Barge, piccolo ma vivace Comune saluzzese. “Piera ha fatto un grandissimo lavoro sul fronte della gestione forestale attiva sul suo territorio e mi ha fatto piacere poterla delegare per Uncem – evidenzia il Presidente nazionale Marco Bussone – Ringrazio il professor Marco Marchetti, presidente Sisef per il grande impegno e l’accoglienza, la sinergia e gli obiettivi comuni che stiamo perseguendo”.

La Sindaca di Barge Comba ha portato i saluti dell’Uncem e del suo territorio in avvio del Congresso. “Evento – sottolinea Piera Comba –  che ribadisce temi molto cari al sistema di Enti locali del Paese, fondamentali per lo sviluppo dei territori montani, per la crescita armonica delle aree rurali e interne italiane, per lo scambio e il dialogo continuo con le zone urbane, per affrontare i cambiamenti climatici e capire quale può essere il ruolo delle nostre comunità. Sono voluta esserci per ridefinire un patto con un’associazione, la Sisef, che può dare ai nostri Comuni, alle Unioni montane, alle Comunità montane degli strumenti scientifici per interpretare il presente e il futuro. Ringrazio in particolare il prof. Marchetti, ma anche mi sia permesso di ringraziare Giorgio Vacchiano, che abbiamo imparato  a conoscere grazie a tanti suoi scritti e ora aspettiamo il suo libro edito da Mondadori”.

Il sistema di Enti locali italiano, delle aree montane, è pronto a lavorare su molteplici fronti per dare pieno valore, dignità, funzioni a quasi 11 milioni di ettari di bosco, tanti quanti ne abbiamo in Italia – riflette la Sindaca di Barge – Vogliamo lavorare per superare il grave problema della frammentazione fondiaria, mutuando ad esempio quanto fatto in Piemonte con la legge sulle Associazioni fondiarie. E ancora vogliamo lavorare per una migliore pianificazione forestale, che i Comuni riescono ad attuare grazie alle risorse del Programma di Sviluppo rurale. E poi per la certificazione dei nostri boschi. Che devono tornare a essere produttivi, usando meglio la crescita annua, gestendo bene il ceduo, trovando nuove imprese e nuove filiere produttive, vedendo riconosciuti e pienamente valorizzati i servizi ecosistemici-ambientali nei quali Uncem crede moltissimo”.
Abbiamo necessità di lavorare insieme, Uncem e Sisef, sulla nuova programmazione comunitaria 2021-2027 per fare quanto dicevo pocanzi ma soprattutto per costruire nuovi pezzi di filiere, imprese, produzione, attorno alla gestione forestale.  “Vogliamo agire insieme, come facciamo ad esempio nel tavolo nazionale di Filiera legno, per la piena attuazione del Codice forestale nazionale, moderna legge sull’uso e sulla gestione del bosco, tra le più evolute in Europa. Facciamo in fretta a scrivere i decreti attuativi – aggiunge Piera Comba – E mi auguro in legge di bilancio possano esserci e aumentare rispetto al 2019 le risorse economiche per le foreste. Positivamente abbiamo accolto l’aumento delle percentuali di compensazione iva sul legno. Ma sull’iva bisogna fare di più, modificando e abbassando le aliquote su legna da ardere e pellet”.
In questo quadro di modernità, innovazione, gestione, “Parlamento e Governo devono attuare pienamente la legge sui piccoli Comuni e la legge sulla green economy 221 del 2015 – spiega ancora Comba – Due provvedimenti che con il Testo unico forestale modernizzano il nostro Paese. Occorre fare in fretta, perché il fattore tempo è importante. E l’Ecologia integrata che ci insegna Papa Francesco non ha tempo di aspettare nostri tentennamenti. Dobbiamo agire. Fare la nostra parte. Con 3.850 Sindaci italiani vogliamo lavorare, formarci, agire. Lo faremo anche con la Sisef e il lavoro che stiamo facendo con il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone, vuole provare a costruire comunità che attorno al loro “capitale naturale” costruiscono il loro stesso futuro”.
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