Gli orti riaprono agli hobbisti. Cia Siena: positiva ordinanza Regione anche per contenimento ungulati e attività boschive

Via libera, da oggi alla cura di orti e allevamenti anche amatoriali. Consentito uno spostamento al giorno anche fuori comune, per massimo due componenti del nucleo familiare. Spostamenti consentiti anche alle guardie venatorie volontarie per il controllo della fauna selvatica. In selvicoltura, proroga di 15 giorni per taglio ed esbosco. Misure ritenute positive dalla Cia Agricoltori Italiani di Siena, quelle contenute nell’ordinanza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha dato disposizioni per lo svolgimento di alcune attività sempre nel pieno rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID–19.

«Un’ordinanza della Regione Toscana – commenta il direttore di Cia Siena Roberto Bartolini – che accogliamo positivamente e che contribuisce a fare ulteriore chiarezza su alcune attività a carattere hobbistico ed amatoriale. Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e di conseguenza potersi approvvigionare nei vivai che sono aperti al pubblico e presenti sul territorio. In particolare si può andare all’orto per le attività necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e si può, inoltre, accudire gli animali allevati. Bene anche la proroga di 15 giorni per le attività di taglio e di esbosco – aggiunge Bartolini -, che va a soddisfare le tante aziende forestali della nostra provincia che possono recuperare almeno un po’ di giornate lavorative in cui sono state ferme. Importante anche per la cura e la coltura del bosco dal punto di vista ambientale ed idrogeologico».

Molto importante per la Cia Siena è anche l’attenzione riservata al controllo e contenimento della fauna selvatica: «per salvaguardare le colture agricole è urgente attivare questa misura, e per questo è importante la sensibilità dei sindaci e piena collaborazione della polizia provinciale e delle guardie venatorie volontarie, conclude la Cia provinciale» ha concluso Bartolini.

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