Forzatura genetica mirata ‘gene drive’, l’Efsa mette in guardia sui possibili rischi

Le linee guida EFSA per la valutazione dei rischi da animali geneticamente modificati sono adeguate anche per valutare i rischi associati a insetti modificati con la tecnica della forzatura genetica mirata o “gene drive”. Tuttavia gli esperti dell’EFSA in materia di OGM avvertono che occorrono orientamenti supplementari su taluni aspetti quali la caratterizzazione molecolare, la valutazione del rischio ambientale e il monitoraggio ambientale post-commercializzazione.

La forzatura genetica mirata o “gene drive” è una tecnica utilizzata in ingegneria genetica (LEGGI) per influenzare, e quindi accelerare, la trasmissione di alcuni elementi genetici in una data popolazione destinataria. La ricerca attuale sta studiando l’applicazione di questa tecnica di ingegneria genetica a popolazioni di insetti, anche se ci vorranno diversi anni prima che possa essere applicata in situazioni pratiche e reali.

Ci sono già proposte per utilizzare la tecnica “gene drive” per sopprimere o modificare popolazioni di zanzare, controllare gli organismi nocivi alle colture, eliminare le specie invasive e salvare le specie a rischio di estinzione. Si teme tuttavia che questa tecnica emergente possa comportare effetti collaterali indesiderati e alterare gli ecosistemi in modo irreversibile.

La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di valutare se le linee guida esistenti per la valutazione del rischio da animali geneticamente modificati possano essere utilizzate anche per la valutazione del rischio da insetti modificati con forzatura gentica mirata. Questo studio dell’EFSA sarà di supporto all’UE anche nelle discussioni sulla biosicurezza degli organismi geneticamente modificati in sedi internazionali quali le Nazioni Unite.

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