Una nuova strategia per l’olivicoltura italiana. Ecco i fabbisogni e gli strumenti della PAC

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ROMA – Nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale è stato realizzato il report “L’Italia e la Pac post 2020: Fabbisogni e strumenti per una nuova strategia del settore Olivicolo-oleario”, previsto tra le attività della Scheda Ismea 6.1 ” Complementarietà e No double funding”.

Il report è stato realizzato da Ismea con la collaborazione di Andrea Sisti, Presidente AMIA-WAA, World Association of Agronomists.

SCARICA IL DOCUMENTO:  L’ITALIA E LA PAC POST 2020: FABBISOGNI E STRUMENTI PER UNA NUOVA STRATEGIA DEL SETTORE OLIVICOLO-OLEARIO – PAC_OLIO_2020e PAC_OLIO_2020_Allegati

L’obiettivo del rapporto è quello di fornire una prima lettura dei fabbisogni di intervento, delle opportunità e delle possibili scelte che potranno essere assunte con il Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027 con riferimento al settore olivicolo-oleario, tenendo conto il più possibile delle specificità di ogni filiera.

E’ stata effettuata un’analisi per verificare la rispondenza tra le problematiche del comparto e le politiche, con particolare riferimento ai nove obiettivi specifici della futura PAC, ragionando anche sugli strumenti a disposizione, nell’ottica di una nuova strategia per il settore. ll nuovo approccio, che include anche la valorizzazione delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, vuole rispondere alla situazione di crisi del settore, per rilanciarlo nel medio-lungo termine mediante l’attuazione di azioni ed interventi innovativi e coerenti con i relativi contesti territoriali.

Questi saranno mirati alla riqualificazione della filiera olivicola-olearia con l’intento di portare l’Olio di oliva a diventare un vero prodotto “culturale” che crei valore per i territori e gli imprenditori e benessere per la collettività, europea più in generale, e italiana più in particolare. Tutto questo soprattutto senza perdere di vista quelli che sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile del piano di azione di Agenda 2030.

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