Fieragricola celebra i primi 60 anni della Politica Agricola Comune

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VERONA – Fieragricola celebra i primi sessant’anni di Politica agricola comune con un summit internazionale in programma a Verona (Palazzo della Gran Guardia) il prossimo 25 gennaio, alla vigilia della 115ª edizione della rassegna internazionale dedicata all’agricoltura (26 al 29 gennaio 2022).

Un’occasione naturalmente di festa per quella che fu la prima politica di aggregazione dell’Europa unita, applicata a partire dal 1962, ma voluta già con il Trattato di Roma del 1957 che, nell’istituire la Comunità Economica Europea (Cee) fra Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, contemporaneamente stabilì all’articolo 39 le finalità della Politica agricola comune (Pac), oggi ampliate con la riforma che entrerà in vigore nel gennaio 2023 e che prevedono di garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare; agire per contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l’ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute.

«La Pac è stato il primo vero collante dell’Europa, quando la principale priorità all’epoca era ancora garantire l’accesso al cibo alla popolazione – afferma il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. Fieragricola è stata testimone insieme agli agricoltori della sua evoluzione e a gennaio, insieme alle istituzioni e al mondo agricolo desideriamo avviare un confronto sul futuro dell’agricoltura stessa, promuovendo una vision al 2050 e confermando così la centralità della rassegna e il ruolo della Fiera di Verona per questo settore che rappresenta la politica europea meglio di ogni altro. Siamo inoltre consapevoli che oggi alcune esigenze sono mutate, la popolazione mondiale sta crescendo, l’agricoltura è sempre più verde e la sicurezza alimentare resta un punto fondamentale sul quale impegnarsi con l’aiuto di innovazioni tecnologiche sempre più performanti. Allo stesso tempo, abbiamo visto che lo spirito della Pac e l’attenzione che mostra verso l’agricoltura e la ruralità è rimasto quello dei padri costituenti dell’Europa post-bellica e proprio per questo da Fieragricola vogliamo lanciare uno sguardo sull’agricoltura del futuro».

Zero emission: orizzonte 2050. Nella sessione del mattino (dalle ore 10), Fieragricola si soffermerà sulla policy della Pac e sul futuro dell’agricoltura, con i saluti istituzionali e una tavola rotonda dedicata appunto a «L’agricoltura a emissioni zero: orizzonte 2050». L’obiettivo è quello di delineare insieme una visione concreta di crescita, grazie al confronto fra istituzioni, agricoltori e big player della meccanica, della zootecnia, delle agro-energie e della chimica.

Nella sessione pomeridiana (dalle ore 14:30), focus sull’innovazione. Ricerca e sviluppo saranno sempre più elementi fondamentali per garantire gli aspetti di food security e food safety, per tutelare l’ambiente e preservare le risorse del pianeta. Quali saranno le nuove frontiere della produzione agricola? Come garantire maggiore produttività, salubrità delle produzioni, risparmio delle risorse idriche e del consumo di suolo, sviluppo di energie da fonti rinnovabili agricole? Quale futuro per urban farming e vertical farming da qui al 2050? Ne parleranno le imprese produttrici, il mondo della ricerca e i giovani agricoltori europei.

Pac e Green Deal. Il futuro dell’agricoltura sarà sempre più verde. Questa è la traiettoria indicata dalla Riforma della Pac e dai principi ispiratori del New Green Deal, la grande sfida lanciata dalla Commissione europea per un’Europa più sostenibile, più biologica, più rispettosa dell’ambiente. Il traguardo è l’obiettivo «Zero Emission», fissato al 2050. Ma in che modo? Quali strategie adottare per coniugare una più elevata produttività, una riduzione degli sprechi e un contenimento delle emissioni? Quale dovrà essere il ruolo dell’agricoltura, delle imprese agricole e delle catene di approvvigionamento? Ne parleranno i rappresentanti delle rappresentanze agricole, così da individuare strategie e policy per l’agricoltura del futuro.

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