Tecnologia: utilizzo dei droni per trattamenti fitosanitari come soluzione per le zone svantaggiate

BRUXELLES – I droni come sostitutivo per i trattori nelle aree svantaggiate. E’ quanto propone l’europarlamentare Elena Lizzi (Lega) per favorire i trattamenti fitosanitari, quindi l’agricoltura, anche in aree svantaggiate ed impervie quali per esempio i vigneti eroici e le colture di montagna.

L’eurodeputata della Lega in proposito ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea con la richiesta di inserire delle norme per disciplinare l’impiego dei droni all’interno della revisione della Strategia sull’utilizzo sostenibile dei Pesticidi, prevista nel pacchetto Farm to Fork.

“Il Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione francese ha autorizzato nel 2019 un esperimento della durata di 3 anni per determinare i benefici dell’applicazione aerea, tramite l’utilizzo dei droni, di trattamenti fitosanitari su appezzamenti in pendenza maggiori o uguali al 30% e il drone – spiega l’europarlamentare della Lega- è in grado di identificare precocemente diversi tipi di stress sulla pianta come mancanza di acqua, malattie o presenza di parassiti e può applicare un trattamento fitosanitario appropriato alla giusta dose su diversi tipi di colture”.

“La Commissione europea, tramite la Strategia Farm to Fork e la Strategia sulla Biodiversità, ha posto come obiettivo la conversione di vasti appezzamenti ad agricoltura sostenibile e l’utilizzo dei droni potrebbe facilitare questa transizione. Inoltre –conclude Lizzi- gli agricoltori sarebbero agevolati nelle loro pratiche quotidiane, limitando i pericoli del loro lavoro”.

 

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