Pensioni, le novità 2022 dell’Ape Sociale. Incluse 23 nuove professioni

FIRENZE – La Ape Sociale, introdotta nel 2017, consiste in un’indennità erogata dall’Inps ai soggetti in situazione di difficoltà e può spettare dai 63 anni sino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni).

I soggetti non devono essere titolari di pensione e l’importo è pari alla pensione maturata al momento dell’accesso, entro un limite di €1.500 lordi mensili. Le categorie beneficiarie sono 4:

1) lavoratori in disoccupazione che abbiano esaurito l’indennità da almeno 3 mesi;

2) invalidi civili almeno al 74%;

3) i caregivers;

4) lavoratori dipendenti addetti alle mansioni gravose.

Per le prime 3 categorie, sono richiesti 63 anni e 30 di contributi; per i soggetti addetti alle mansioni gravose servono 63 anni e 36 di contributi. Le novità più rilevanti, introdotte
dalla Legge di Bilancio, riguardano coloro che si trovano in stato di disoccupazione e gli addetti alle mansioni gravose. Per i disoccupati, si prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2022, l’Ape Sociale spetti senza più attendere i tre mesi dal termine della prestazione di disoccupazione.

Così sarà agevolato lo “scivolo” verso la pensione: disoccupazione, poi Ape Sociale ed infine pensione di vecchiaia. Per gli addetti alle mansioni gravose, la novità riguarda l’estensione delle categorie comprese nell’elenco dei lavori gravosi.

Dal 1° gennaio 2022 saranno incluse ulteriori 23 professioni che si aggiungono alle 15 già comprese.

Ape Sociale, categorie dal 1 gennaio 2017: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e
della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e di pellicce; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conduttori di mezzi pesanti e camion; personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato a turni; addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido; facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; operatori ecologici e altri
raccoglitori e separatori di rifiuti.

Ape Sociale, categorie dal 1° gennaio 2018: siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già compresi nel perimetro dei lavori usuranti; operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca; marittimi imbarcati a bordo
e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne; pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative.

Ape Sociale, nuove categorie dal 1° gennaio 2022: professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate; tecnici della salute; addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimiliate; professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali; operatori della cura estetica; professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati; artigiani, operai specializzati, agricoltori; conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali; operatori di impianti per la trasformazione e la lavorazione
a caldo dei metalli; conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati; conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta; operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica; conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque; conduttori di mulini e impastatrici; conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei materiali; operai semi qualificati di macchinari fissi per la
lavorazione in serie e operai addetti al montaggio; operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare; conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento; personale non qualificato non addetto allo spostamento e alla consegna merci; personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli; portantini e professioni assimilate; professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca; professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle
costruzioni.

Restano invariati i termini per la presentazione all’Inps delle domande per la verifica delle condizioni.

Anche nel 2022 sono previste tre finestre: dal 1° gennaio al 31 marzo; dal 1° aprile al 15 luglio; dal 16 luglio al 30 novembre. Le domande presentate dopo ciascuna finestra e, comunque, non oltre il 30 novembre saranno prese in considerazione solo se le risorse finanziare lo permetteranno.

È utile sottolineare come le modifiche proposte, tuttavia, non si estendono ai lavoratori precoci, cioè a coloro che possono accedere alla pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.

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