Elezioni 2022. Innovazione, voucher e contenimento ungulati nel programma ‘agricolo’ di Azione – Italia Viva – Calenda

ROMA – “L’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura e l’intero sistema agroalimentare della trasformazione sono settori strategici per lo sviluppo e la ripresa dell’economia del nostro Paese. L’eccellenza che il nostro settore ha dimostrato in termini di valore aggiunto, propensione all’export, valorizzazione e servizi ecosistemici per il territorio e sinergia con il mondo della cultura, del terzo settore e del turismo, non ha pari al mondo”.

E’ quanto riporta il programma di Azione – Italia Viva – Calenda in vista delle elezioni Politiche del prossimo 25 settembre.

Nel programma – presentato ieri in conferenza stampa – un capitolo è dedicato all’agricoltura, suddiviso in 10 punti che vanno dall’agricoltura 4.0 alla reintroduzione dei voucher (misura molto utile per tanti settori dell’agricoltura italiana), fino al ricambio generazionale passando per la gestione della fauna selvatica.

1. Agricoltura 4.0 e potenziamento della formazione tecnica e manageriale

Diventa prioritario avviare due grandi piani di formazione continua, il primo incentrato sull’imprenditoria e il secondo sulle competenze tecniche e specialistiche per la manodopera agricola e del personale imbarcato, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche più avanzate, alla sicurezza sul lavoro e all’utilizzo della tecnologia nell’agricoltura di precisione. Da una parte, serve potenziare la formazione economico-gestionale per sviluppare le economie di scala e la competitività delle imprese agricole e della pesca. Dall’altro lato è prioritario rafforzare le competenze e la formazione continua della manodopera. Proponiamo che le imprese possano accedere a cicli di formazione dedicati, organizzati anche in collaborazione con gli Istituti Tecnici Superiori del territorio, e altresì promuovendo lo strumento del credito di imposta e della decontribuzione per l’accesso a percorsi specialistici.

2. Aumentare la manodopera e il ripristino del sistema dei voucher

Per rispondere alla strutturale carenza di manodopera e alle richieste delle imprese, proponiamo: una proroga di tutti i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari attualmente impiegati nel settore agricolo; la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che attualmente hanno un lavoro; la reintroduzione del permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di lavoro garantito da uno sponsor (cfr. proposta immigrazione). Infine, per garantire la flessibilità e la trasparenza contrattuale nelle prestazioni occasionali, proponiamo di ripristinare il sistema dei voucher.

3. Garanzie statali per facilitare l’accesso al credito e il sostegno all’innovazione

Il PNRR contiene misure per incentivare l’implementazione di sistemi digitali nella produzione agricola e durante la pandemia si sono promossi strumenti per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole. È necessario proseguire in questa direzione:

  • Potenziamento delle garanzie statali a copertura delle richieste di credito effettuate dagli imprenditori agricoli e della pesca per sostenere gli investimenti necessari per le nuove tecnologie e l’ammodernamento del parco macchine
  • un iper-ammortamento dedicato agli investimenti per l’efficientamento della rete idrica (cfr. proposta sulla crisi idrica).
  • Completamento dell’ultimo miglio in materia di infrastrutture digitali per garantire la connettività nelle aree rurali, fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 e di precisione, dei servizi, delle attività agricole connesse e del turismo

Inoltre, per aumentare la produttività, considerando l’aumento del costo dei fertilizzanti e degli altri costi di produzione che gli agricoltori devono affrontare in questo periodo, prevediamo un contributo per l’acquisto di fertilizzanti e dei mezzi tecnici di produzione sotto forma di credito d’imposta che potrà essere ceduto agli intermediari finanziari per aumentare la liquidità a disposizione delle aziende agricole.

4. Agricoltura protagonista della transizione energetica: vendita delle eccedenze energetiche, sviluppo dell’agri-voltaico, del biogas e del biometano

Proponiamo di consentire alle imprese agricole di vendere temporaneamente le eccedenze energetiche prodotte dagli impianti per l’autoconsumo, considerando i proventi come reddito agricolo (soggetto ad agevolazioni fiscali) invece che redditi di impresa, derogando la L. 266/2005.

Al fine di ridurre il consumo di suolo e coniugare la necessità di produzione di derrate alimentari, l’installazione e l’utilizzo di sistemi fotovoltaici dovrà essere favorita sui tetti dei fabbricati rurali (anche al fine di sostituire l’amianto esistente), in territori marginali o attraverso sistemi c.d. “agri-voltaici” in grado di consentire lo sfruttamento dei terreni sottostanti per fini agricoli.

5. Aiuti alimentari

Potenziare e stabilizzare le risorse del fondo aiuti alimentari nato per sostenere i comparti agricoli in crisi e le attività del terzo settore impegnate sul fronte della povertà alimentare.

6. Gestione della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali

Serve l’approvazione immediata del decreto legge concordato con le Regioni a modifica del- la legge 157, che ha ormai trent’anni, per una gestione efficiente della fauna selvatica e serve rafforzare le risorse a copertura dei danni da fauna selvatica che minano la competitività delle imprese e persino la sicurezza pubblica. Serve altresì contrastare, con speciali ed urgenti strumenti normativi e risorse a disposizione del commissario straordinario, la diffusione della peste suina africana che è altresì agevolata dalla diffusione incontrollata dei cinghiali.

7. Potenziamento della “blue economy” e della piccola pesca artigianale

Il comparto della pesca non è mai stato oggetto di riforme di sistema. Occorre definire incentivi per il ricambio dei navigli e dei mezzi con un’età media oltre i trent’anni per favorire la transizione tecnologica e la sicurezza sul luogo di lavoro; dotare il settore di uno stabile strumento di sostegno al reddito, ammortizzatori sociali e sistema pensionistico, e nuovi finanziari per sostenere le imprese e le famiglie dei pescatori professionali colpiti da affondamenti e sinistri in mare.

8. Manutenzione del territorio

Inserire incentivi fiscali e decontribuzione per le imprese agricole disponibili a effettuare interventi di manutenzione del territorio e a vantaggio della collettività.

9. Verde urbano

L’obiettivo condiviso di piantumazione di milioni di alberi nelle aree urbane deve essere integra- to con una seria pianificazione territoriale in grado di definire le varietà e le pratiche più adatte al territorio. La gestione del verde deve essere affidata a professionisti e necessita di continuità, pertanto proponiamo di prevedere fondi per gli enti locali per la gestione ordinaria e straordinaria del verde, avvalendosi di progettisti ed esperti manutentori.

10. Giovani e ricambio generazionale

Proponiamo un piano a burocrazia zero per l’accesso alla terra nelle aree montane e rurali a rischio spopolamento, promuovendo, ad esempio, la cooperazione intergenerazionale con forme di affiancamento tra giovani non proprietari di terreni agricoli e pensionati, con lo scopo di favorire il graduale passaggio di gestione della attività di impresa e il recupero di fondi abbandonati.

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