Agrisolare, Fondi PNRR (1,5 miliardi). Centro Studi Agricoli: Sardegna penalizzata, politica regionale assente

CAGLIARI – Il Centro studi Agricoli, dopo aver svolto nei mesi scorsi oltre 23 riunioni in tutta la Sardegna , per spiegare le opportunità offerte alle aziende agricole Sarde, sulle due misure PNRR Agrisolare e Agrivoltaico, plaude per la pubblicazione da parte del Ministero MiPAAF in data odierna,  del bando Agrisolare, che permetterà alle aziende agricole della Sardegna di poter presentare la domanda per ottenere contributi a fondo perduto sino al 70%  per installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle proprie stalle o serre.

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Una misura attesa da mesi, afferma Tore Piana, che comunque riserva una forte delusione, per non aver concesso nel bando, la possibilità alle aziende agricole di poter produrre sino a 200 Kw e poter così vendere l’energia eccedentaria prodotta, consentendo alle aziende agricole della Sardegna di poter ottenere un ulteriore reddito, in un momento di particolare difficoltà e senza consumo del suolo. Con questo bando, continua Tore Piana, le aziende potranno produrre solo la capacità necessaria per l’autoconsumo. Peccato, la ritengo un errore grossolano ed una opportunità mancata, visto anche la necessità di energia che l’Italia ha bisogno, dopo il conflitto tra Russia e Ucraina.

Il Bando prevede la presentazione delle domande a partire dal 27 Settembre 2022 e resterà aperto per 30 giorni. Le domande dovranno essere inoltrate attraverso il portale GSE da professionisti abilitati. I tempi sono ristretti, ma vi sono buone possibilità di ottenere la domanda approvata. La dotazione finanziaria della misura è di 1,5 Miliardi ed il 40% delle risorse sono destinate e vincolate alle Aziende agricole delle  regioni meno sviluppate, ove si trova oggi la Sardegna ( obiettivo 1) . La misura prevede inoltre la possibilità di sostituire e bonificare dall’amianto  ( eternit)  i tetti delle stalle. Le domande, sono con la procedura a sportello e fino a esaurimento dei fondi, afferma Tore Piana ed anche su questa procedura vi è tutta la nostra delusione, continua Piana. Come Centro Studi Agricoli, avevamo altresì chiesto al Ministero di non utilizzare questa procedura, che quasi sempre vede escludere le aziende della Sardegna a favore delle altre regioni. Se prendiamo come esempio i Bandi ISMEA o l’ultimo quello sull’imprenditoria femminile, i cui fondi furono esauriti dopo poche ore dall’apertura del bando di Invitalia, il pericolo è veramente tanto.

“Qui – afferma il Presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana –, regna l’assenza assoluta della politica regionale, in particolare da parte dell’assessore all’agricoltura, che avrebbe dovuto difendere gli interessi della Sardegna, intervenendo sul Ministro Pattuanelli e chiedendo canali preferenziali per la Sardegna e dando le dovute informazioni agli agricoltori sardi sulla opportunità offerta dal bando. Come Centro Studi Agricoli,  continueremo ad organizzeremo riunioni pubbliche per spiegare nei dettagli le procedure di presentazione delle domande e dare la massima diffusione sulla opportunità dei fondi PNRR alle aziende agricole Sarde, in modo pubblico e gratuito, come da sempre abbiamo fatto, conclude Piana presidente del Centro Studi Agricoli”.

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