Verso EIMA 2022, un polo mondiale per la meccanica agricola. Dal 9 al 13 novembre a Bologna

BOLOGNA – L’esposizione delle macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura e la cura del verde EIMA – in scena a Bologna dal 9 al 13 novembre – conferma la sua dimensione internazionale.

Le industrie espositrici estere sono 480 in rappresentanza di circa 40 Paesi, e il pubblico dei visitatori (317 mila nell’edizione 2018 e 270.400 nell’edizione 2021, svoltasi in regime di restrizioni per l’emergenza sanitaria) è atteso da 160 Paesi.

Il Servizio Internazionalizzazione di FederUnacoma – la federazione dei costruttori che è organizzatore diretto dell’esposizione – ha reso noto anche l’elenco delle delegazioni ufficiali organizzate da Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma che comprende 450 operatori economici e giornalisti esteri selezionati da 80 Paesi in rappresentanza dei cinque continenti. Per essi è stato previsto, come nella precedente edizione di EIMA, il “Padiglione delle Delegazioni Internazionali” (3 mila metri quadrati), collocato all’interno del quartiere fieristico fra il Padiglione 19 e il Centro Congressi. In questa area – predisposta anche con servizi di interpretariato e di consulenza contrattuale, finanziaria e assicurativa, oltre che di accoglienza – si svolge il fitto programma di incontri business-to-business tra operatori e aziende italiane espositrici, preselezionati in base all’interesse specifico degli operatori per le diverse tipologie di prodotto. Sono state programmate tre giornate “focus”, per i giorni 8, 9 e 10 novembre, dedicate rispettivamente ad alcuni mercati dell’America Latina e Canada, dell’Asia e Oceania e dell’Europa.

Oltre agli incontri d’affari, gli operatori esteri possono avvalersi di tour informativi per conoscere le novità di prodotto e di convegni programmati per approfondire tematiche d’interesse strategico per le diverse regioni del pianeta, come ad esempio quello promosso da FederUnacoma sul ruolo delle nuove tecnologie per l’uso razionale dell’acqua a fronte dei cambiamenti climatici e dei processi di desertificazione. Del resto – sottolineano gli organizzatori di FederUnacoma – l’esposizione bolognese si è affermata negli anni come la sede non soltanto per le attività di business legate al settore della meccanica agricola, ma anche per la diffusione delle conoscenze sulle innovazioni tecnologiche più adatte ai vari modelli di agricoltura, nei differenti contesti ambientali.

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