Rilanciare il Made in Italy agroalimentare: l’obiettivo di Luca De Carlo (ComAgri Senato) con PNRR, qualità e ricerca

ROMA – No alla farina di grillo domestico, sì alla ricerca dei prodotti di qualità che fanno dell’Italia il primo Paese al mondo per numero e biodiversità. Il tutto utilizzando i fondi del PNRR e sfruttando il piano programmatico della Pac appena entrata in vigore. E’ l’obiettivo del presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo che abbiamo intervistato nei giorni scorsi.

Presidente De Carlo, partiamo dalla farina di grillo domestico: che segnale è?

“L’Italia è il paese leader per eccellenze alimentari e enologiche nel mondo. Non ha e non deve avere paura dell’introduzione di farine di insetti o simili. Una nazione come la nostra, in cui la tradizione si fonde con l’eccellenza, può continuare a fregiarsi della pregevolezza delle proprie produzioni, lasciando poi a chi vuole sperimentare il novel food di poterlo fare con assoluta tranquillità”.

E sulla carne sintetica che ne pensa?

“Si tratta di qualcosa di profondamente slegato dai territori, dalla loro storia, dalla maestria dei nostri agricoltori e allevatori. In sintesi, è necessario valorizzare l’inestimabile patrimonio alimentare tricolore, esaltando le peculiarità e le diversità delle singole aree perché esse, oltre a rappresentare un valore identitario, costituiscono una vera e propria ricchezza”.

Addirittura la demonizzazione del vino adesso.

“Un’ informazione oggettivamente falsa poiché sono gli eccessi ad essere problematici e non il moderato e benefico consumo. Il vero danno si arreca, con questa iniziativa, alle nazioni che producono vino tra le quali l’Italia, che è un indiscusso leader nel settore.
Anche in questo caso, l’obiettivo non è informare ma tentare di condizionare le persone ingenerando l’idea che il vino provochi gli stessi risultati per la salute di distillati ad altissima gradazione o anche che sia meglio utilizzare bevande iper processate prodotte da poche multinazionali”.

Nuova Pac e PNRR, opportunità per l’Italia?

“Credo che la nuova Pac sia un segnale di direzione futura, ma servono degli aggiustamenti sui tempi. Invece adesso dobbiamo ottimizzare i fondi del PNRR anche per l’agricoltura. Per questo motivo abbiamo approvato nella legge di bilancio due importanti provvedimenti come il Fondo per la Sovranità alimentare e il Fondo per l’innovazione per incrementare la promozione, ma al contempo l’innovazione delle nostre eccellenze”.

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