L’agricoltore, il lavoro più grande sulla terra, la campagna lanciata da Basf Italia

CESANO MADERNO (MI) – Nuove tecnologie, dati e soluzioni innovative. Questi i temi della campagna di BASF Italia “L’agricoltore, il lavoro più grande sulla terra”, dedicata all’agricoltura 4.0 e alla gestione sostenibile delle colture. Due appuntamenti – in Toscana e in Puglia – in cui BASF Italia incontra i produttori locali, gli esperti, gli agricoltori e tutti gli attori della filiera, per parlare di digitale, in collaborazione con l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano.

La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare e rendere più consapevoli gli agricoltori italiani del ruolo chiave della digitalizzazione nel settore agricolo, con innovazioni capaci di rendere i campi più efficienti e i business più remunerativi (attraverso sistemi di supporto alle decisioni, analisi dei dati, machine learning e blockchain).

I territori coinvolti sono quelli della Toscana e della Puglia, dove l’agricoltura riveste un ruolo di primo piano nel contesto economico, regionale e nazionale, con coltivazioni intensive e significativamente moderne dal punto di vista tecnologico.

Il primo appuntamento si è tenuto mercoledì 27 settembre nella suggestiva location di Casa Ruffino – Poggio Casciano (FI) – dove si è parlato del potenziale dell’agricoltura digitale nel promuovere la sostenibilità e l’efficienza nella produzione alimentare. Per l’occasione sono stati presentati i risultati dello studio sullo stato dell’Agricoltura 4.0 in Italia, realizzato dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano, in collaborazione con BASF Italia. La ricerca ha permesso di evidenziare quelli che sono gli strumenti tecnologici più interessanti, ma anche gli elementi che potrebbero rallentarne l’adozione.

“L’adozione di strumenti digitali nel settore agricolo può essere influenzata anche da fattori strutturali e di know-how”, ha affermato, infatti, la Dott.ssa Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. “Alcuni agricoltori potrebbero essere scettici nell’abbracciare il digitale a causa di una mancanza di familiarità con queste tecnologie. È importante sensibilizzare e informare gli agricoltori sui vantaggi e le opportunità che la digitalizzazione può offrire, evidenziando casi di successo e fornendo esempi concreti. Inoltre, è fondamentale creare partnership e collaborazioni tra agricoltori, istituzioni di ricerca, aziende e associazioni di settore per condividere conoscenze ed esperienze”.

Nonostante gli ostacoli da affrontare, è però evidente che il futuro dell’agricoltura è digitale e BASF si impegna quotidianamente per continuare a supportare l’innovazione nel settore agricolo.

“La digitalizzazione sta trasformando rapidamente il settore agricolo e BASF si impegna a questa trasformazione”, ha dichiarato Simone Cerutti, Global business manager di BASF. “La nostra ambizione è quella di fornire agli agricoltori gli strumenti e le conoscenze necessarie per adottare le nuove tecnologie e migliorare la loro produttività in modo sostenibile”.

All’evento è stata, infine, presentata l’offerta digitale di BASF Agricultural Solutions, Hort@, pensata per offrire agli agricoltori strumenti avanzati per la gestione delle colture. “L’agricoltura digitale permette di utilizzare dati e tecnologie avanzate per ottimizzare le pratiche agricole, monitorare le colture in tempo reale e prendere decisioni basate su informazioni accurate. Questo contribuisce a ridurre l’utilizzo di risorse come acqua e fertilizzanti, a prevenire malattie delle piante e a massimizzare la resa” ha detto il Prof. Vittorio Rossi, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e cofondatore di Hort@.

Lavorando con agricoltori, centri di ricerca e altri player chiave, l’obiettivo di BASF è garantire un’agricoltura sostenibile, efficiente e resiliente di fronte alle sfide del domani.

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