In Lombardia 26 milioni per il rinnovo macchine agricole con bando dal 22 gennaio. Confai, importante svolta

MILANO – “La nostra organizzazione ha accolto con favore la recente iniziativa della Regione Lombardia a favore dell’innovazione in agricoltura e dell’applicazione di tecnologie avanzate nel campo della meccanizzazione agricola. L’inclusione a pieno titolo delle imprese agromeccaniche tra i beneficiari della misura costituisce un ulteriore passo avanti sulla strada di un pieno riconoscimento del ruolo del comparto agromeccanico per lo sviluppo di un settore primario moderno e competitivo”.

Leonardo Bolis,  presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec ha manifestato il plauso degli operatori del contoterzismo agrario per l’attivazione di un bando da 26 milioni di Euro da parte dell’amministrazione regionale lombarda, che la stessa Confai aveva sollecitato la scorsa settimana. L’intervento utilizza le risorse previste a questo scopo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato complessivamente a livello nazionale.

“La pronta attivazione della misura è una buona notizia per tutte le realtà provinciali in cui si registra un forte apporto al settore agricolo da parte delle imprese agromeccaniche – commenta Il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. Di particolare pregio sono da considerare le opzioni di contributo riferite agli investimenti nell’agricoltura di precisione”.

Il bando aprirà il prossimo 22 gennaio e le richieste potranno essere presentate entro il 29 marzo 2024. “Benché la spesa massima ammissibile risulti piuttosto ridotta rispetto alla scala di investimenti che si richiedono per prestare servizi avanzati di meccanizzazione agricola – sottolinea Sandro Cappellini, consulente organizzativo e responsabile delle relazioni istituzionali di Confai Lombardia -, il nostro giudizio è positivo perché conferma l’intenzione già manifestata dalla Regione Lombardia di integrare sempre più le imprese del mondo agromeccanico nei provvedimenti di politica agraria orientati verso l’efficienza e la sostenibilità dei processi produttivi”.

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