Fieragricola, Lollobrigida: Noi alleati di chi produce e fa crescere l’Italia, da Europa regole troppo rigide e scelte sbagliate

VERONA – “Abbiamo aumentato gli investimenti per l’agricoltura, io non l’ho registrata questa ostilità da parte degli agricoltori nei confronti del governo. In Europa vogliono sapere che cosa l’Italia può consigliare per tornare ad essere quella che volevano i padri fondatori dell’Europa: un’Europa più forte e che permettesse ai cittadini di vivere in pace e con ricchezza sufficiente ad avere benessere”.

Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in apertura della 116esima edizione di Fieragricola, da oggi fino al 3 febbraio a Veronafiere.

“Se noi dovessimo smettere di investire sull’agricoltura, cancelleremmo il nostro modello di civiltà. Ricominciare a pensare che alcune scelte all’interno dell’Unione Europea siano state sbagliate. Ridurre la produzione a parità di consumo ti porta a comprare di più da chi non rispetta le tue regole di diritto del lavoro e sostenibilità ambientale. Con regole troppo rigide non abbiamo salvaguardato l’ambiente, abbiamo devastato le produzioni cancellando il reddito e la redditività di quelle che erano attività di uomini e donne libere che avevano terra e lavoro”

“Ti do soldi per non produrre: tanti soldi, ci siamo cascati in tutti. Se ti pagano bene per non lavorare, ti viene la tentazione”.

“Oggi con le contingenze ci stiamo accorgendo che viene messa in discussione quella sovranità alimentare, siamo d’accordo che la sostenibilità vada ricercata, attraverso le nuove tecnologie, nelle nuove macchine, abbattendo il consumo di acqua e uso di agrofarmaci”.

Lollobrigida ha ricordato i dati Eurispes: -24% di aziende agricole in Europa è un dato matematico, lo dice Eurostat. E poi: +22% costi di produzione, solo 15% aumento di valore, con il 7% di differenza che va  gravare sulla catena di produzione. “In Europa stiamo da 16 mesi risvegliando l’attenzione dalla produzione”.

“Noi abbiamo scelto di chi essere alleati di chi produce, di chi difende questa nazione, di con chi la fa crescere, anche in modo trasversale con amici che sono di altre posizione politiche in Italia, quando si è all’estero abbiamo tutti la maglia azzurra e giochiamo la stessa partita”.

 

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