La Commissione Europea promuove AGEA. L’Italia, a differenza di altri Paesi, non ha chiesto proroghe ai pagamenti

ROMA – Il primo Annual Performance Report (APR 2023) di Agea, documento che rispecchia e rendiconta l’intensa attività svolta dall’Agenzia nel quadro della prima annualità del ciclo di programmazione PAC 2023- 2027, è stato considerato ammissibile dalla Commissione Europea.

È stato un iter, quello dell’APR2023, che ha impegnato i sistemi di interoperabilità degli Organismi Pagatori (OP) con Agea Coordinamento nelle tempistiche stabilite dalla regolamentazione UE, consentendo di supportare adeguatamente le attività dell’Autorità di gestione Masaf al riguardo.

Ciò a testimonianza di un lavoro di squadra particolarmente importante e fortemente concertato: le attività di Agea Coordinamento sono state infatti strutturate in sinergia con il Masaf, attraverso l’interscambio con gli Organismi Pagatori dei dati di dettaglio dei pagamenti, costituendo così un sistema di Monitoraggio della Pac (SMP) relativo ai pagamenti effettuati nell’esercizio finanziario 2023 per quanto concerne gli interventi settoriali in apicoltura, ortofrutta, olivicoltura e recuperi FEASR.

Agea ha reso disponibile l’APR 2023 all’ADG nazionale, agli Organismi Pagatori e all’Organismo di Certificazione per gli adempimenti di competenza a metà dicembre 2023, in anticipo rispetto alla scadenza del 15 febbraio 2024.

A seguito della presentazione delle dichiarazioni di chiusura conti da parte degli Organismi Pagatori, l’APR 2023 è stato allineato con le stesse ed inviato a fine gennaio 2024 da Agea Coordinamento al Comitato di Monitoraggio italiano e, avendone recepito i suggerimenti, è stato quindi inviato alla Commissione UE nel rispetto della scadenza regolamentare. A differenza di altri Stati membri dell’UE, che hanno condiviso le difficoltà di messa in atto del primo APR 2023, l’Italia non si è avvalsa delle proroghe consentite.

 

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