Innovazione e tradizione, via al progetto multifiliera del Distretto rurale Toscana sud

Maremma countryside panoramic view, olive trees, rolling hills and green fields on sunset. Sea on the horizon. Casale Marittimo, Pisa, Tuscany Italy Europe.

FIRENZE – Ammonta a 4,5 milioni il contributo complessivo della Regione Toscana a fronte di oltre 13 milioni di investimenti, a favore di 20 aziende che operano nel comparto agroalimentare tra Val di Cornia, Maremma e Val di Chiana senese.

Nasce il primo Progetto Integrato di Distretto Multifiliera dal titolo “Innovazione e tradizione delle filiere del Distretto Rurale della Toscana del Sud”. Lo ha approvato la Regione, un sì che adesso permetterà la liquidazione di un contributo complessivo di 4,5 milioni a fronte di oltre 13 milioni di investimenti, a favore di 20 aziende che operano nel comparto agroalimentare (vitivinicolo, oleicolo, ortofrutticolo, cerealicolo e zootecnico), localizzate in Val di Cornia, Maremma e Val di Chiana Senese.

“Di fatto con questo riconoscimento si stanziano e si liquidano le prime risorse alle aziende agricole toscane direttamente associate al concetto di Distretto Rurale, a distanza di 30 anni dai primi approcci teorici sull’argomento – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi L’approvazione del PID della Toscana del Sud è l’atto finale di un progetto ampio, finanziato nel Giugno 2020 nell’ambito delle risorse del PSR 2014/2022, in cui la Regione Toscana ha creduto per prima in Italia. L’arco di tempo impiegato per portare a termine il percorso è stato di tre anni e mezzo che, al netto delle proroghe richieste direttamente dal capofila per conto dei partecipanti diretti, rende l’idea di quanto siano stati compressi, praticamente inesistenti, i tempi morti degli uffici regionali. Il risultato è stato ottenuto grazie all’apporto di tutti gli uffici regionali e potrebbe rappresentare un modello utile e ripetibile per la corretta gestione dei flussi, fondato su un presidio costante di tutte le fasi procedimentali e sulla collaborazione tra diversi settori”.

Il rispetto, per quanto possibile, dei tempi istruttori indicati nei bandi è un valore sia per la Regione Toscana che per le aziende beneficiarie, che hanno così la possibilità di programmare gli investimenti finanziati con maggiore sicurezza e tranquillità e di rientrare, almeno per una parte delle spese sostenute, entro scadenze ragionevoli.

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