Agrilevante, una piattaforma per la cooperazione italo-saudita. La presentazione a Riyadh

RIYADH – “Italia e Arabia Saudita stanno vivendo un momento speciale del rapporto bilaterale, specialmente dopo la visita del Presidente del Consiglio nel gennaio scorso e l’innalzamento a livello dello strategico delle relazioni” ha affermato l’Ambasciatore Carlo Baldocci, aprendo la conferenza stampa di presentazione di Agrilevante 2025, che si è tenuta questa mattina a Riyadh.

Oltre all’Ambasciatore Baldocci, all’incontro sono intervenuti Romano Baruzzi, Direttore di ICE Agenzia Riyadh, Fabio Ricci vicedirettore di FederUnacoma (la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole) e Federica Tugnoli, segretario del Comagarden, l’organismo che in seno alla Federazione rappresenta i costruttori di macchine per il giardinaggio. “C’è grande domanda di Italia nel Regno e sta crescendo l’interesse delle nostre aziende verso questo mercato. Stiamo lavorando insieme ai colleghi sauditi a modalità e obiettivi condivisi che ci consentano di dare sempre maggiore concretezza al rapporto in un’ottica di partnership. L’agribusiness fa certamente parte di questo schema perché la tecnologia, il modello e i prodotti italiani sono sempre più ricercati ed apprezzati, oltre ad essere particolarmente adatti alle esigenze saudite.

Presentare qui Agrilevante va esattamente nel senso di favorire una maggiore conoscenza reciproca tra operatori e addetti italiani e sauditi a sostengo del nostro export ed ai fini di una crescita condivisa. Anche questa è diplomazia della crescita e si iscrive perfettamente nell’obiettivo del nuovo piano dell’export sui mercati ad alto potenziale tra i quali Riyadh rientra a pieno titolo” ha proseguito l’Ambasciatore, esprimendo l’auspicio di una presenza saudita numerosa a Bari e ribadendo la piena disponibilità degli attori del Sistema Italia nel Regno a fornire ogni possibile supporto.

“Agrilevante rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare il dialogo economico tra Italia e Arabia Saudita nel settore agroindustriale. Come ICE Agenzia, crediamo fortemente nel potenziale di questa cooperazione, che unisce l’innovazione tecnologica italiana alle ambiziose strategie di sviluppo agricolo saudite. Il nostro impegno è facilitare l’incontro tra imprese, creare le condizioni per nuove sinergie e promuovere un modello di crescita sostenibile e condivisa”, ha aggiunto il Direttore di ICE Agenzia Riyadh, Romano Baruzzi.

Secondo le previsioni della società Exportplanning, il 2025 dovrebbe segnare una ripresa delle vendite di macchinari agricoli in Arabia Saudita dopo la contrazione registrata nei passati dodici mesi (da 453 a 318 milioni di euro). L’anno in corso dovrebbe infatti chiudersi con una crescita del 2,9%, che sembra destinata a consolidarsi nel successivo triennio, caratterizzato da incrementi medi annui del 4%, proseguendo quel trend   incrementale che dura, sia pure con fasi alterne, dai primi anni 2000. “I dati di lungo periodo ci dicono che tra il 2006 e il 2024 il mercato agromeccanico dell’Arabia saudita è cresciuto in maniera assai consistente, passando dai 106 milioni di euro del 2006 ai 318 milioni del 2024.

L’Italia – ha affermato Ricci – risulta essere tra i principali fornitori con una quota pari al 6,3% del totale delle importazioni locali. Dalle aziende italiane, stando alle rilevazioni Istat, gli agricoltori sauditi acquistano soprattutto macchine per gli allevamenti, attrezzature per la prima lavorazione post raccolta e sistemi per la semina, il trapianto e la concimazione.” Leader di mercato sono i costruttori cinesi (19,9%) che, tuttavia, offrono macchinari convenienti nel prezzo ma poco innovativi e, quindi, poco adatti a soddisfare le esigenze di sviluppo dell’agricoltura saudita, influenzata da condizioni ambientali proibitive. Carenza di terreni coltivabili, scarsità di risorse idriche e caratteristiche climatiche assai sfavorevoli sono le sfide principali che il settore primario è chiamato ad affrontare e vincere. “La risposta a queste sfide – ha aggiunto Ricci – non può che essere una riposta tecnologica, con macchinari e sistemi appositamente concepiti per contrastare le criticità ambientali che penalizzano il settore primario”. In questa prospettiva, l’edizione 2025 di Agrilevante, la rassegna della meccanica agricola per il bacino mediterraneo che si tiene a Bari dal 9 al 12 ottobre prossimi, si propone come una grande piattaforma per la conoscenza della vasta gamma di soluzioni specifiche per ogni coltivazione dell’Arabia Saudita e più in generale del bacino mediterraneo, come un luogo ideale per approfondire le esigenze e le priorità delle economie agricole del bacino anche in termini di formazione, come un “forum” di confronto sui temi di comune interesse e sulle opportunità di cooperazione. La manifestazione barese, che nel 2023 ha visto la partecipazione di 350 industrie espositrici da 20 Paesi e registrato la presenza di 95 mila visitatori (dei quali 4 mila esteri provenienti da 27 Paesi), si conferma dunque come evento di caratura internazionale. Oltre ai buyer, agli operatori e ai tecnici provenienti dall’area mediterranea, dalle regioni balcaniche e mediorientali, nonché dall’Africa subsahariana, sono attesi a Bari ben 120 delegati esteri in rappresentanza di 38 Paesi, tra cui figura anche l’Arabia Saudita. Nei quattro giorni della kermesse i delegati esteri, il cui incoming è realizzato dall’Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma, saranno impegnati in incontri business to business con le industrie espositrici.

Diverse le novità previste dagli organizzatori per l’edizione 2025 di Agrilevante, a partire dallo spazio REAL, un’area appositamente dedicata alle tecnologie robotiche per il settore primario, e dal meeting del Club di Bologna, che per la prima volta si tiene a Bari. Nuova veste anche per il concorso novità tecniche, che si articola in due categorie: la prima riservata alle innovazioni inedite più significative per il settore agricolo, la seconda alle tecnologie per la manutenzione del verde. “Altra importante novità è quella relativa al comparto del gardening con il salone denominato Levante Green, dove vengono presentate le macchine e le attrezzature più avanzate per la cura di quegli spazi verdi, che costituiscono un elemento imprescindibile dei paesaggi urbani contemporanei e un fattore di benessere per la vita in città”, ha aggiunto Federica Tugnoli.

“Sotto questo profilo il Salone Levante Green rappresenta un’area di sicuro interesse per gli operatori sauditi, stante la forte espansione che il gardening sta registrando nel Paese mediorientale. Negli ultimi cinque anni – ha aggiunto Tugnoli – abbiamo infatti assistito a un’impennata della domanda di attrezzature per il giardinaggio di alta qualità, in Arabia Saudita e in tutto il Golfo”. Parchi, resort di lusso, campi da golf e impianti sportivi si stanno espandendo rapidamente, stabilendo nuovi parametri di riferimento sia per la bellezza che per la sostenibilità. Questo crescente interesse è confermato dall’andamento delle vendite di tecnologie per il garden. Nel 2024, l’Arabia Saudita ha importato tosaerba per un valore di 9 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2023 e addirittura del 241% rispetto al 2022, quando le importazioni si attestavano a soli 2,6 milioni di euro. “L’Italia risulta essere oggi l’ottavo fornitore di macchine e applicazioni per il giardinaggio, ma – ha concluso Tugnoli – il mercato saudita offre alle industrie italiane importanti opportunità di crescita, specie nel segmento dei tosaerba, delle diserbatrici e delle attrezzature manuali”.

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