ALGERI – Presentata nella giornata dieri ad Algeri l’ottava edizione di Agrilevante, rassegna pugliese dedicata alle tecnologie e alla meccanizzazione per l’agricoltura mediterranea. Focus principale sulle opportunità del settore primario algerino, che presenta condizioni favorevoli alla crescita ma anche sfide importianti. La meccanizzazione fattore chiave per migliorare produttività e sostenibilità delle coltivazioni. Ad Agrilevante una gamma completa di macchine, impianti e sistemi in grado di soddisfare ogni esigenza dell’economia agricola dell’Algeria.
L’economia agricola dell’Algeria, che rappresenta il 10% del PIL e occupa il 13% della forza lavoro, sta attraversando una fase di crescita. Le politiche del governo algerino, finalizzate a promuovere l’autosufficienza alimentare del Paese, la diversificazione colturale del settore primario e l’implementazione di tecnologie e sistemi colturali, hanno infatti permesso di migliorare la produzione di diverse tipologie di derrate, fra cui quelle cerealicole.
Algeria: un mercato in forte sviluppo
L’Algeria d’altro canto presenta condizioni favorevoli allo sviluppo delle attività agricole, anche in virtù dell’ampia estensione della superficie agricola (41 milioni di ettari a fronte dei 12 dell’Italia) e delle particolari caratteristiche pedologiche, adatte sia alle coltivazioni specializzate ad alto valore aggiunto che alle seminative. Ma per raggiungere l’obiettivo della sicurezza alimentare il settore primario dell’Algeria deve affrontare sfide complesse, legate in special modo all’incremento della produttività nei campi, al contrasto dei cambiamenti climatici, alla sostenibilità delle pratiche colturali.
La risposta è queste sfide – è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione di Agrilevante, la rassegna della meccanica agricola per il Mediterraneo in programma a Bari al 9 al 12 ottobre prossimo – non può che essere una risposta altamente tecnologica. All’incontro, svoltosi questo pomeriggio ad Algeri nella cornice della manifestazione denominata SIPSA FILAHA e dedicata proprio al settore agroalimentare, hanno partecipato Alberto Cutillo, Ambasciatore d’Italia in Algeria, Luigi d’Eramo sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Maurizio Motta, direttore dell’Ufficio ICE di Algeri e Davide Gallarate dell’Ufficio Eventi di FederUnacoma, l’associazione che in Confindustria rappresenta i costruttori di macchine agricole e che è organizzatrice diretta di Agrilevante.
Verso un’agricoltura 4.0
“Le sfide che il settore primario si trova ad affrontare sono comuni ai nostri paesi e vanno dal riuscire a far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici all’aumento della produttività, ottimizzando al tempo stesso le risorse disponibili. L’obiettivo – ha detto il sottosegretario Luigi D’Eramo – è un’agricoltura più resiliente e sostenibile, e per questo sarà sempre più importante il ruolo dell’innovazione tecnologica, unito a quello della ricerca”.
“Il Governo algerino ha avviato un programma prioritario incentrato sullo sviluppo dell’agricoltura sahariana e delle zone montane, in modo da comprendere anche lo sfruttamento razionale dei terreni agricoli, l’estensione delle aree irrigue e il rafforzamento della base logistica”.
Oltre alle opportunità relative al trasferimento di competenze ed assistenza tecnica in diversi campi, dai metodi di coltivazione, all’agricoltura biologica, all’irrigazione, allo stoccaggio dei prodotti agricoli – è stato sottolineato da Maurizio Motta – ulteriori opportunità per le aziende italiane provengono dalla richiesta degli operatori algerini di macchine e attrezzature per la preparazione del terreno, per l’irrigazione, per la raccolta e post-raccolta, come pure per gli edifici e le attrezzature per l’allevamento.
In questa prospettiva, Agrilevante offre agli operatori dell’Algeria una gamma completa di tecnologie in grado di soddisfare ogni esigenza dell’agricoltura algerina, dai più avanzati impianti di irrigazione alle più innovative macchine per la gestione degli allevamenti, dalle trattrici di nuova generazione e alle sofisticate attrezzature per la semina e il trapianto. La rassegna barese non è soltanto una iniziativa di natura commerciale e promozionale ma si presenta anche come una piattaforma ideale per approfondire le esigenze e le priorità delle economie agricole del Mediterraneo anche in termini di formazione, come un “forum” di confronto sui temi di comune interesse e sulle opportunità di cooperazione.
“La macchina organizzativa di Agrilevante marcia a pieno ritmo. Ad oggi – ha detto durante la conferenza stampa Davide Gallarate – abbiamo ricevuto richieste per più del 90% della superficie disponibile nel quartiere fieristico e contiamo di raggiungere il “sold out” in tempi brevi con oltre 25 mila metri quadrati di superficie netta impegnata”. Gli organizzatori di Feder-Unacoma prevedono dunque di confermare e, se possibile, di superare i numeri record del 2023 con 95 mila visitatori (4 mila dei quali esteri, provenienti da 60 Paesi), delegazioni estere ufficiali da 27 Paesi e 350 industrie espositrici.
All’appuntamento di ottobre, Agrilevante si presenta con molte novità, a partire dal Salone Levante Green, dedicato alle macchine per il giardinaggio e la cura del verde, e dall’area Extend, riservata agli enti istituzionali.
Confermata anche l’area REAL, riservata alla robotica per l’agricoltura, con esposizione e dimostrazioni in campo di robot e sistemi digitalizzati ad alta automazione, mentre sempre in tema di innovazione, rilievo sempre maggiore avrà l’innovazione tecnologica, con il Concorso Agrilevante/Macchine per l’agricoltura mediterranea, che prevede il Premio Lavorazioni agricole e il Premio Cura del verde. Per la prima volta sarà presente ad Agrilevante il forum del Club of Bologna, la prestigiosa associazione di esperti e accademici provenienti da tutto il mondo, che analizza gli scenari della meccanizzazione agricola e suggerisce una agenda delle priorità, utile anche ai fini della programmazione in sede politica. La manifestazione barese è anche un’importante occasione per rafforzare ancora di più la cooperazione italo-algerina, anche nel settore della meccanica agricola. “Nel 2024 le esportazioni italiane di macchinari agricoli in Algeria hanno sfiorato i 35 milioni di euro, segnando +34.9% sul 2023 e confermando l’Italia come secondo fornitore dell’Algeria.
Un ruolo, il nostro, che – ha concluso Davide Gallarate – si consolida nei primi due mesi del 2025, con un valore dell’export pari a circa 5 milioni di euro, registrando un incremento del 56,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.