ROMA – In totale, 582.085 agricoltori e allevatori spagnoli hanno presentato domande singole per gli aiuti della Politica Agricola Comune (PAC) per il 2025, la terza campagna di attuazione del Piano Strategico Nazionale 2023-2027.
Queste domande riguardano quasi 22,1 milioni di ettari dichiarati, leggermente inferiori al numero richiesto nella campagna 2024 (-0,5%).
Lo evidenzia il Ministero dell’Agricoltura della Spagna con una nota stampa.
Per quanto riguarda il numero di aziende agricole che presentano domanda di aiuto, prosegue la tendenza al ribasso degli ultimi anni, con un calo del 2,7% rispetto alla campagna precedente. Le aziende agricole che presentano domanda sono meno numerose, ma di maggiori dimensioni. Questo dato è indicativo della continua attività economica e ambientale del settore agricolo in Spagna, nonché della sua crescente professionalizzazione.
La proroga del termine fino al 31 maggio ha consentito l’elaborazione di tutte le domande. L’importo totale degli aiuti diretti per la campagna 2025 ammonta a 4,889 miliardi di euro, che le comunità autonome potranno versare in anticipo a partire dal 16 ottobre e che saranno erogati pressoché integralmente entro il 30 giugno 2026.
La domanda unica è il processo utilizzato per unificare le domande di aiuti diretti della PAC e gli interventi di sviluppo rurale concessi per superficie o per capo di bestiame.
Di queste domande, la stragrande maggioranza include almeno un aiuto diretto tra quelli inclusi nel Piano strategico nazionale 2023-2027: sostegno al reddito di base per la sostenibilità e i suoi pagamenti complementari (ridistributivi e per i giovani agricoltori), eco-regimi e aiuti associati.
ECO-REGIMI E AIUTI ASSOCIATI
I dati dimostrano la continua accoglienza positiva da parte di agricoltori e allevatori degli eco-regimi, una misura che costituisce la principale novità della PAC per il periodo 2023-2027 e che premia le pratiche volontarie che apportano benefici all’ambiente.
Secondo i dati comunicati dalle comunità autonome al Fondo spagnolo di garanzia agricola (FEGA), l’81% degli agricoltori e degli allevatori che hanno richiesto il sostegno al reddito di base ha richiesto una qualche forma di eco-regime, due punti percentuali in più rispetto alla campagna del 2024.
In termini di superficie, gli eco-regimi sono stati richiesti per 19,2 milioni di ettari, pari all’88% del totale dichiarato nella domanda unica di sostegno al reddito di base per la sostenibilità. Questa superficie è molto simile all’importo richiesto nella campagna del 2024.
Tuttavia, si sono registrati aumenti nelle superfici richieste per gli eco-regimi in quelle comunità autonome in cui il tasso di adesione registrato nella campagna 2024 è stato inferiore alla media, come le Isole Baleari, la Galizia, Madrid e Murcia. Ciò riflette il crescente interesse tra agricoltori e allevatori man mano che le nuove caratteristiche di questa PAC diventano note e consolidate.
L’implementazione di pratiche benefiche da parte di agricoltori e allevatori su un’elevata percentuale di territorio contribuisce in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici. Le pratiche ecoregime migliorano la struttura del suolo, la fertilità e la capacità di sequestro del carbonio, aumentando la diversità delle colture e promuovendo la biodiversità associata agli ecosistemi agricoli.
Per quanto riguarda gli aiuti associati, concessi in base a una produzione specifica, la superficie richiesta è aumentata per riso e frutta a guscio. Al contrario, la superficie richiesta per barbabietola da zucchero, pomodori da industria, oliveti e cotone è diminuita, mentre la superficie richiesta per colture proteiche e uva passa è rimasta stabile.
I resoconti dettagliati sulla domanda unica e sullo stato di avanzamento della superficie richiesta per il 2025, suddivisi per comunità autonoma e aiuto, sono disponibili nella versione provvisoria del sito web del Fondo spagnolo di garanzia agricola (FEGA ).