Risò 2025: Vercelli capitale del riso. Lollobrigida chiama l’Europa a fare sistema

ROMA – Dal 12 al 14 settembre è in programma a Vercelli “Risò – Festival Internazionale del Riso”, il primo evento di questa rilevanza dedicato al riso, prodotto simbolo del territorio e della cultura locale.

La tre giorni ospiterà il convegno internazionale “The future of EU rice sector: a common strategy”, in programma a partire dalle 14.30 di venerdì 12 al teatro Civico di Vercelli. Presieduto dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida , vedrà la partecipazione di nove tra ministri e responsabili delle agenzie nazionali che sovraintendono alla produzione del cereale, insieme alla FAO e alla Commissione europea e agli operatori specializzati di settore. Oltre all’Italia, i Paesi partecipanti saranno Spagna, Grecia, Portogallo, Francia., Malta, Romania, Bulgaria, Ungheria.

“L’Italia è leader europeo nella produzione di riso ed era importante farsi promotori di una iniziativa che radunasse le nazioni produttrici. Sarà un momento di lavoro importante con il quale potremo definire un’azione europea comune per migliorare la sicurezza alimentare e garantire la sovranità alimentare, per definire al meglio le politiche europee per la protezione della qualità del prodotto e per elaborare strategie commerciali per promuovere i nostri prodotti di qualità sui mercati internazionali”, dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

I dati confermano il primato italiano: nel 2024 il nostro Paese rimane il primo produttore di riso con il 56,7% della superficie europea dedicata al cereale. Una produzione che conta 1,4 milioni di tonnellate di prodotto frutto dell’impiego di 226 mila ettari. Il valore della produzione è stato di 514 milioni di euro in crescita del 30% sul decennio, segno dell’apprezzamento delle varietà italiane. Il Piemonte da solo rappresenta il 55% della produzione nazionale, concentrata soprattutto nella provincia di Vercelli, a cui segue la Lombardia con il 40% della superficie nazionale dedicata. Sul fronte internazionale, gli altri produttori – tutti presenti al convegno- sono la Spagna con il 21,9% della superficie europea specializzata in riso a cui seguono Francia (7% della superficie europea) e il Portogallo (6,7%).

Nel corso del convegno si parlerà del futuro del riso e sarà occasione per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il futuro riserva al settore. “L’Europa deve fare sistema, deve essere al fianco dei produttori per migliorare le dinamiche di produzione e capire insieme come valorizzare quella che è una vera e propria risorsa sia dal punto di vista della sovranità alimentare sia da un punto di vista economico. Con questo convegno e con Risò inauguriamo un momento di confronto e di raccordo di tutte le esperienze europee per fare crescere il settore”, conclude Lollobrigida.

Dati della filiera
La filiera italiana è composta da 3.531 aziende, mediamente più solide e competitive rispetto alla fotografia del 2015. I consumi domestici nel 2024 hanno raggiunto 447,6 milioni di euro per 164,3 mila tonnellate di riso, con il riso lavorato predominante (73%) seguito dal parboiled (25%) e dall’integrale (2,5%). Tra le varietà più richieste spiccano il Carnaroli (17,1%) e l’Arborio (11,6%).

Programma Risò 2025 in breve
Risò 2025 offrirà un programma che unisce convegni, esposizioni, tecnologia e cultura: davanti alla Basilica di Sant’Andrea saranno allestite sette micro-risaie dedicate alle varietà italiane, mentre la tecnologia agricola sarà protagonista grazie alle novità di Federunacoma su macchine e sistemi di gestione intelligente delle coltivazioni. Spazio anche alla cultura con la mostra “Riso e Cinema” che esplorerà il ruolo del riso nel grande schermo e con l’esposizione del Vercelli Book, uno dei principali codici che conservano la poesia e la prosa in antico inglese.

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