Trattori a guida autonoma. Confai Bergamo: Agricoltura 4.0 direttrice di sviluppo legata a ruolo imprese agromeccaniche

BERGAMO – “L’utilizzo di macchine a guida autonoma e l’applicazione di soluzioni digitali in agricoltura configurano una direttrice di sviluppo ormai ineludibile per garantire incrementi di efficienza e sostenibilità ambientale. D’altro canto, è importante sottolineare che queste tecnologie non sono attualmente alla portata di tutte le aziende agricole e che il ruolo delle imprese agromeccaniche è essenziale per progredire in questo ambito”.

Così si è espresso Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, commentando recenti approfondimenti apparsi sulla stampa in merito all’uso dei trattori a guida autonoma e droni impiegati in agricoltura.

In termini generali, lo ricordiamo, si parla di agricoltura 4.0 per indicare una serie di soluzioni tecniche utilizzate nel settore primario con il fine di orientare le produzioni agricole verso standard sempre più elevati in termini di rispetto delle risorse naturali e risparmio energetico.

“Come organizzazione siamo convinti promotori di un’agricoltura intelligente che impiega  mezzi a guida assistita e strumenti di precisione per garantire produzioni più sostenibili e maggiori standard di sicurezza per gli operatori  – fa notare il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. A questo proposito è opportuno ribadire che sono proprio i contoterzisti ad offrire alle PMI agricole i servizi e gli strumenti necessari per la gestione digitale delle produzioni, grazie alle economie di scala che realizzano operando su grandi appezzamenti”.

L’agricoltura 4.0, peraltro, non passa solo per l’acquisto di un trattore a guida autonoma, ricordano i tecnici dell’associazione.

“Questa sarebbe una visione semplicistica – osserva Cattaneo -, considerando che i dati relativi alle quantità di prodotto, da utilizzarsi  in seguito come informazioni per effettuare le varie operazioni in campo, quali distribuzione di concimi e fitofarmaci, vengono rilevati solo dalle macchine che effettuano la raccolta dei prodotti, le quali sono quasi totalmente nella disponibilità dei contoterzisti”.

Per quanto riguarda infine l’impiego dei droni in agricoltura, Confai invita a moderare gli annunci sensazionalistici, ricordando che si tratta per ora di pratiche subordinate a specifici usi sperimentali e che richiedono autorizzazioni di differenti organismi pubblici.

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