Futuro food passa da ricerca su biodiversità. Papa: “Utilizzo risorse genetiche è chiave”

Il professor Roberto Papa

Si chiama Increase ed è il nuovo progetto di ricerca che otto partner internazionali di quattordici paesi diversi hanno lanciato in campo europeo. Esaminando lo stato delle risorse genetiche vegetali di quattro importanti legumi alimentari tradizionali europei (ceci, fagioli, lenticchie e lupini), il consorzio mira a sviluppare strumenti e metodi di conservazione efficienti ed efficaci per favorire la biodiversità agricola in Europa e promuovere la coltivazione e il consumo delle leguminose alimentari. Per un periodo di cinque anni, il progetto riceverà un budget di 7 milioni di euro dal programma di ricerca e innovazione di Orizzonte 2020 dell’Unione europea.

La caratterizzazione e il mantenimento delle risorse genetiche dei legumi alimentari e il loro sfruttamento in agricoltura costituiscono un elemento chiave per un’agricoltura sostenibile e per promuovere la salute. Nel 2019 il rapporto IPCC (comitato intergovernativo sul cambiamento climatico) intitolato “Cambiamento climatico e uso del suolo” (https://www.ipcc.ch/report/srccl/) ha indicato la transizione alimentare verso nuove diete a base prevalentemente vegetale rappresenta una delle più ” importanti opportunità di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici generando significativi benefici in termini di salute umana”. Tuttavia, soprattutto nel campo dei legumi alimentari, gli investimenti nella conservazione dell’agro-biodiversità e nella ricerca sono estremamente limitati.  portando a un potenziale genetico in gran parte inesplorato di queste importanti colture alimentari di base.

L’assunzione di proteine vegetali è in aumento in molte regioni dell’UE e il mercato delle alternative a carne e latte è caratterizzato da tassi di crescita annua vertiginosi rispettivamente del 14% e dell’11% (dato europeo). Per far fronte alla crescente domanda di prodotti innovativi e soddisfare le richieste dei cittadini di prodotti alimentari sani e rispettosi dell’ambiente, sono necessarie nuove varietà e le risorse genetiche esistenti devono essere adeguatamente sfruttate per migliorare l’adattamento delle colture agli agroecosistemi europei e per migliorare le caratteristiche qualitative tenuto anche conto dei nuovi prodotti a basi di legumi stanno avendo sempre più successo (es. pasta 100% legumi).

Increase intende affrontare sistematicamente le attuali carenze: concentrandosi su fagioli, ceci, lenticchie e lupini: il progetto, anche utilizzando approcci informatici d’avanguardia implementerà approccio radicalmente innovativo per conservare, gestire e caratterizzare le risorse genetiche portando benefici a diversi livelli. Promette di attirare ulteriori investimenti privati ??e pubblici per favorire l’allevamento di legumi alimentari. Inoltre, la disponibilità e l’accesso a raccolte di risorse genetiche ben descritte e ben gestite che catturano l’intera gamma di specie è di fondamentale importanza per raggiungere un livello competitivo in termini di prestazioni agronomiche e sostenibilità nell’UE. INCREASE combinerà approcci di frontiera nella genetica e genomica delle piante combinati al coinvolgimento partecipativo di agricoltori, cittadini e associazioni ambientaliste.

“L’utilizzo delle risorse genetiche è la chiave per la loro efficace conservazione, utilizzarle vuol dire farle arrivare direttamente nei campi degli agricoltori e anche negli orti dei cittadini utilizzando approcci partecipativi”, afferma Roberto Papa, Professore ordinario di Genetica agraria presso l’Università Politecnica delle Marche e Coordinatore scientifico del progetto. “Increase coinvolgerà molti soggetti tra cui agricoltori, trasformatori, PMI, istituti di ricerca e ONG attraverso un consorzio dedicato per favorire la loro per facilitare la loro integrazione nel progetto”.

Inoltre, saranno coinvolti i cittadini Europei per testare un approccio estremamente innovativo di conservazione decentralizzata delle risorse genetiche con un esperimento di Citizen Science grazie alla partecipazione di moltissimi cittadini e agricoltori europei. All’inizio del 2021, il progetto distribuirà più di 1.000 diverse varietà di fagioli comuni ai cittadini e agli agricoltori europei che li potranno valutare coltivandoli nel loro campo, giardino di casa o terrazzo ma anche cucinandoli. I cittadini saranno coinvolti attivamente nelle attività di valutazione e conservazione, nonché nella condivisione e nello scambio di sementi facilitata da un’app mobile “INCREASE” che sarà sviluppata per il progetto e che garantirà che lo scambio di seme avvenga secondo le regole e i principi del trattato internazionale sulle risorse genetiche. Ciò sarà garantito dalla partecipazione al progetto della FAO.

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