Grande fratello per i caprioli, con Gps e collare satellitare

Si è concluso nel migliore dei modi l’operazione che in questi giorni ha portato 23 caprioli dalle province di Siena e di Bologna nel Parco regionale del Matese, in Campania. Nelle serate – dall’11 al 17 marzo – i bellissimi esemplari hanno conosciuto la loro nuova casa, fra le province di Caserta e Benevento, grazie al lavoro di reintroduzione svolto da Dream Italia, cooperativa aretina che opera da trent’anni in campo ambientale e faunistico. L’operazione rientra nel “Progetto per la reintroduzione di ungulati nel Parco Regionale del Matese” finanziato con i fondi del “Por” Campania 2000-2006, allo scopo di risanare le comunità faunistiche di elevato pregio naturalistico del territorio.

Massima sicurezza per gli animali –  "La fase iniziale – sottolinea Lilia Orlandi, responsabile dell’area gestione faunistica di Dream Italia –  ha previsto un’indagine conoscitiva del territorio per determinare se nel Parco erano presenti condizioni favorevoli all’insediamento di una popolazione di caprioli in grado di auto sostenersi". Insomma, è stato monitorato ogni dettaglio: "Un’altra fase ha previsto lo svolgimento di corsi di formazione – continua Fornaciai – per la conoscenza della specie indirizzati alle persone che più facilmente verranno a contatto con i nuovi caprioli". Dal Corpo forestale alla Polizia provinciale, guide turistico-ambientali e cacciatori. I partecipanti sono stati anche coinvolti nelle operazioni di rilascio. Le operazioni di cattura, nei territori di Siena e Bologna – coordinate da Sandro Nicoloso della Dream Italia – hanno coinvolto numerosi volontari appassionati, quali studenti, personale di altre aree protette ed alcuni cacciatori. Il tutto all’insegna della tecnologia e nuove strumentazioni. Ogni animale è stato marcato utilizzando etichette auricolari e microchip sottocutanei. Inoltre alcuni individui rilasciati sono muniti di radiocollari satellitari, con tecnologia GPS, che consentono di localizzarli 24 ore al giorno. Il monitoraggio attraverso questa strumentazione permetterà di stabilire il comportamento degli animali, il loro adattamento al nuovo ambiente ed il successo dell’operazione. Spiega nei dettagli l’operazione Francesca Martini, tecnico faunistico di Dream Italia: "I caprioli sono stati trasportati per oltre 400 chilometri dalle aree di cattura alle aree di rilascio del Matese, scortati lungo il tragitto dai tecnici Dream. I rilasci sono avvenuti nelle aree più idonee e tranquille del Parco durante le ore tardo-pomeridiane. Entro la fine di settembre – aggiunge Martini -sono previsti ulteriori rilasci di caprioli, per raggiungere un numero sufficiente per la costituzione di una popolazione vitale".

Nelle foto: il momento del rilascio dei caprioli nel Parco del Matese e la spettacolare corsa di un bellissimo esemplare alla scoperta del nuovo habitat

Lorenzo Benocci

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