L’imprenditore senese? E’ giovane e si occupa di agricoltura

E’ giovane, con un’età compresa tra i 30 e i 49 anni e con una propensione a sviluppare attività nei settori del commercio e dell’agricoltura. Ecco l’identikit dell’imprenditore della provincia di Siena. Al 31 dicembre 2007, infatti, su 53.346 imprenditori iscritti alla Camera di Commercio circa la metà, pari al 48% (26.018), ha tra i 30 e i 49 anni. Ha, invece, un’età compresa tra i 50 e i 69 anni il 36% (19.402) degli imprenditori senesi, mentre il 9% (4.797) ha oltre 70 anni e il 6% (2.961) dai 18 ai 29 anni. Sono i dati che fotografano il tessuto economico senese emersi questa mattina nel corso della presentazione del nuovo bando per l’autoimprenditorialità promosso da Provincia di Siena e Camera di Commercio di Siena. Tra i settori più importanti il commercio con 10.257 imprenditori (il 19,22%) seguito dall’agricoltura con 8.272 imprenditori (il 15,5%), con 7.535 imprenditori iscritti (il 14%) ci sono le attività immobiliari, noleggio e ricerca, mentre a 7.224 (il 13,5%) c’è il manifatturiero. Le costruzioni, con 6.925 imprenditori, rappresentano il 13% del tessuto economico senese mentre gli alberghi e i ristoranti sono il 9% con 4.882 imprednitori. Altri servizi pubblici, sociali e personali per 2301 iscritti sono il 4,3%.

Crescita costante dal 2000 al 2007 – Negli ultimi otto anni gli imprenditori senesi sono cresciuti in maniera costante. Dai 50.015 del 2000 si è infatti passati ai 53.346 del 2007 con un incremento di 3.331 imprenditori, pari al 6%. Così se nel corso di questi otto anni le attività economiche in agricoltura sono sostanzialmente rimaste invariate (8.736 del 2000 contro le 8.272 del 2007), come quelle del manifatturiero (7.808 nel 2000 contro le 7.224 del 2007), hanno invece registrato un incremento le attività delle costruzioni (dalle 5.621 del 2000 alle 6.925 del 2007). Incremento fatto registrare anche dalle attività di ricezione turistica, alberghi e ristoranti (dai 4.174 del 2000 ai 4.882 del 2007).

L’imprenditoria in rosa – Se gli imprenditori al maschile continuano ad avere un ruolo di preminenza (38.184, pari al 71,5%) le attività in rosa fanno comunque segnare buoni risultati con 15.162 aziende, il 28,5%, un terzo del totale con una spiccata propensione per le attività del commercio, dell’agricoltura, degli alberghi e delle attività immobiliari.

 
Cristiano Pellegrini

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