Castagni in pericolo sotto l’attacco del cinipide

I castagni di diverse regioni italiane sono in serie pericolo a causa degli attacchi del cinipide. Segnalato negli anni passati in Piemonte, in Liguria e nel viterbese, è arrivato anche in Toscana il cinipide del castagno, un insetto che attacca la pianta e causa danni sia in termini di perdita di frutti sia di accrescimento delle piante. Nello scorso mese di giugno il Servizio META dell’Arsia (che si occupa del monitoraggio estensivo dei boschi della Toscana a fini fitosanitari), e il Servizio Fitosanitario Regionale di Arpat, hanno individuato un’area a monte delle città di Carrara e Massa ampiamente interessata dal fenomeno ed ne hanno dato segnalazione sul sito META .

Interessato il nord della Toscana – Dopo la prima segnalazione l’attività di monitoraggio è proseguita su tutto il territorio regionale e, facendo riferimento alla metà del mese di luglio, risultano interessate alcune aree nei Comuni di Aulla, Carrara, Fivizzano, Fosdinovo, Massa e Montignoso in provincia di Massa Carrara, dove l’insetto è maggiormente diffuso e insediato; Cantagallo in Provincia di Prato; Pontassieve in provincia di Firenze; Quarrata in provincia di Pistoia, dove l’insetto è sporadico e circoscritto ad aree focolaio. Essendo stato introdotto accidentalmente in Europa dalla Cina nel 2002 (in Italia, nella provincia di Cuneo), non esistono antagonisti naturali in grado di contenere il cinipide del castagno e per questo, il 30 ottobre 2007, è stato emanato un Decreto di lotta obbligatoria da parte del Ministero delle politiche agricole e forestali in attuazione del quale Arpat ha definito le aree di insediamento ed i focolai indicando, in uno specifico decreto, le azioni da intraprendere per il contenimento dell’insetto.

Informazioni online: Sul sito http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta sono disponibili tutte le informazioni relative al primo periodo di monitoraggio, la cartografia prodotta, materiale divulgativo utile al riconoscimento dell’insetto e, inoltre, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, delle Comunità Montane e degli altri enti responsabili in materia, Arsia sta organizzando sul territorio incontri tecnico-divulgativi diretti ai produttori per informarli sullo stato del monitoraggio e sulla normativa vigente. Nel mese di agosto saranno poi disponibili i risultati e le cartografie del monitoraggio in atto in altre importanti realtà castanicole toscane (Monte Amiata, Scarlino, ecc).

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