A Bruxelles passa il vino rosato. Per Zaia ha vinto la tradizione

“Prendiamo atto con soddisfazione che Bruxelles rinuncia ad autorizzare le miscele di vini da tavola bianchi e rossi per produrre il vino rosato. È questa l’Europa che vogliamo, fondata sul rispetto delle identità, della qualità, della sicurezza alimentare e della tradizione”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta con queste parole la decisione della UE, comunicata dalla Commissaria europea all’Agricoltura Mariann Fischer Boel, di rinunciare alla proposta di autorizzare la produzione di vino rosé per miscela di vini bianchi e rossi; proposta non condivisa da gran parte del mondo produttivo e che ha trovato la ferma contrarietà di Italia e Francia.

Europa rosata – “La riapertura della discussione in Europa – ha detto ancora Zaia – sui metodi di produzione del vino rosato, e poi la rinuncia a portare avanti una riforma che avrebbe sancito la morte di un prodotto di grande storia e qualità come il vino rosato, è stata ottenuta soprattutto grazie all’intervento congiunto italiano e francese, due Paesi uniti dalla comune passione per il vino e per la cultura che ad esso è sottesa”. “Continueremo a lavorare con impegno e convinzione, aperti ad ogni possibile intesa – ha concluso il Ministro – per costruire un’Europa reale, che non dia spazio a surrogati e pasticci di sorta e che faccia della valorizzazione e della tutela del patrimonio agroalimentare di qualità le fondamenta della sua politica agricola”.

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