Nocciole italiane a rischio, concorrenza sleale della Turchia

Concorrenza sleale che danneggia il mercato nostrano. E’ il commento del Ministro per le politiche agricole e forestali Luca Zaia intervenuto sulla crisi che sta colpendo il settore delle nocciole italiane.

Il mercato turco – “La Turchia, in qualità di più grande produttore mondiale di nocciole con oltre un milione di tonnellate prodotte (il 78% del mercato mondiale), continua ad influenzare i prezzi della nocciola comunitaria e, ovviamente, anche i prezzi di quella nazionale. Non dimentichiamo, infatti, che l’Italia, con le sue 250.000 tonnellate, è un player comunitario di primo livello. La Turchia incide sul mercato non solo con la quantità, ma anche con sussidi artificiosi al prezzo che si traducono in un vero e proprio dumping al quale occorre reagire.”

Salvaguardia per le nocciole italiane – “In tal senso – ha proseguito Zaia – gli uffici del mio Ministero hanno già segnalato alla Commissione europea la grave situazione di crisi che deriverebbe dalla sleale concorrenza turca, ed hanno chiesto, sulla base delle mie direttive, di attivare clausole di salvaguardia contro queste importazioni nonché di esercitare nei confronti del governo turco le più forti pressioni per un commercio leale, approfittando del processo di adesione in corso. Le preoccupazioni italiane fanno anche riferimento alla situazione fito-sanitaria della nocciola turca, che fa registrare un contenuto fuori dalla norma di aflatossine. Ho chiesto a tutti gli uffici competenti di attivare al massimo i controlli alle frontiere per impedire l’accesso sul territorio italiano ed europeo di un prodotto pericoloso per la salute umana.”

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