Parte alla grande l’annata 2006 del Brunello di Caparzo

Si sono da poco spente le luci sul Benvenuto Brunello 2011 – che come di consueto ha portato a Montalcino centinaia di giornalisti italiani e stranieri, seguiti a ruota dagli operatori – e le aspettative per l’annata 2006, che aveva ottenuto 5 stelle su 5, non sono andate deluse. I risultati sembrano infatti avere accontentato tutti, e il millesimo 2006 viene da alcuni esperti addirittura considerato uno dei migliori di sempre.

Dagli statiuniti alla terra del Brunello – Stregato dal Brunello 2006 anche James Suckling, il “wine critic” statunitense che ha laureato il Brunello di Caparzo con 93 punti su 100 e il Brunello cru La Casa con addirittura 95 punti su 100. E’ davvero un bel viatico per questi due vini che faranno la loro apparizione sui mercati internazionali nel corso di questo anno. Il Brunello Caparzo 2006 per la verità è già entrato in commercio alla fine del mese di febbraio, esattamente dopo l’anteprima di Montalcino. Il cru La Casa invece uscirà dalla cantina solo a giugno prossimo. E proprio a giugno Caparzo sarà tra le 50 aziende selezionate da James Suckling per un grande evento che si terrà a Firenze tra il 2 e il 5. Alcune sedi prestigiose della città – da Palazzo Strozzi a Palazzo Capponi all’Annunziata, da Palazzo Corsini al Four Season Hotel – faranno da cornice a degustazioni, dibattiti e cene di gala alle quali prenderanno parte operatori provenienti da tutto il mondo. L’intenzione è quella di mettere in contatto i migliori 50 produttori toscani con i maggiori importatori e distributori al mondo, oltre che con i collezionisti. Gli operatori si annunciano “selezionatissimi” e la partecipazione all’evento è rigorosamente a pagamento.

Caparzo – Elisabetta Gnudi Angelini ha accolto l’invito di James Suckling con grande gioia, ma anche con la consapevolezza che Caparzo non poteva mancare tra le migliori 50 cantine della Toscana. Tra le prime 20 aziende a essere nate a Montalcino, Caparzo da ormai più di quarant’anni rappresenta una delle cantine con le quali tutti i produttori di confrontano. Il Brunello Caparzo – detto anche “etichetta verde” per il caratteristico e originale colore appunto dell’etichetta – ha fatto e continua a fare scuola, mentre La Casa è stato il primo Brunello a introdurre il concetto di cru, o se si preferisce di singolo vigneto, a Montalcino. Insomma, Caparzo è Montalcino, e la vendemmia 2006 è molto attesa dai consumatori nazionali e internazionali, e in modo particolare da quelli statunitensi, che hanno per il Brunello di Caparzo una vera e propria adorazione.

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