Pesca entro tre miglia in Alto Adriatico. Pescatori disperati

Chissà cosa avrebbero avuto da dire i burocrati europei, e magari anche quelli romani, ai quasi 400 pescatori di tutte le marinerie del Veneto che operano entro le tre miglia, che oggi hanno voluto incontrare l’assessore regionale Franco Manzato alla ricerca non di solidarietà, ma di soluzioni ai loro problemi. Le difficoltà in cui si dibattono, oggi esposte ad una ad una, si rifanno non tanto e non solo alla crisi del pescato, ma a disposizioni comunitarie e nazionali che non conoscono un mare, l’Alto Adriatico, che fino ad Ancona fatica a superare i 30 metri di profondità ed ha caratteristiche del tutto diverse dalle acque oceaniche o mediterranee.

Preoccupazione – Nella nell’Auditorium San Nicolò strapieno, era palpabile la disperazione degli operatori, unita allo sgomento che deriva dall’impotenza: metodi di pesca imposti dall’alto che rendono questo lavoro di fatto impossibile rispetto ad un pescato diverso dagli altri mari e provvedimenti di sostegno che, per lo stesso motivo, rendono impossibile rottamare le imbarcazioni dei pescatori veneti, troppo piccole a fronte dei grandi pescherecci da mari profondi, premessa ad una conversione dell’attività. Manzato ha ascoltato, ha ribadito la volontà di intervenire, si farà portavoce delle istanze in tutte le sedi. I tempi però stringono, mentre alcuni pescatori sono disposti a cambiare attività ma la maggior parte vorrebbero continuare in questa difficile e pericolosa attività, importante dal punto di vista economico e della sicurezza dei consumatori. Non ci sono però al momento molti strumenti per poterlo fare.

Impegno – “Siamo d’accordo con gli altri assessori dell’Alto Adriatico – ha ricordato Manzato – e continueremo a chiedere un regime speciale per i nostri pescatori perché speciale è il mare dove lavorano”. Gli operatori dal canto loro hanno rinnovato la richiesta di poter derogare al regolamento comunitario per il Mediterraneo, rivendicando l’esigenza di tornare alla pesca tradizionale. Oppure che sia compensata la possibilità di arrestare l’attività, mentre le disposizioni in materia hanno automaticamente escluso il tonnellaggio del Veneto. “Io continuerò ad ascoltarvi direttamente – ha ribadito Manzato – e continuerò a sollecitare la politica e la burocrazia, che non sembrano scandire i tempi della vostra vita. Di certo dobbiamo continuare a fare fronte comune, per avere più forza in funzione dei risultati che ci servono”.

 

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