Catania sul consumo del suolo. Il decreto può diventare Legge

“Nonostante i tempi ristretti non è impossibile che il disegno di legge sul consumo del suolo possa essere approvato, con una volontà politica forte questo si potrà fare. In ogni caso abbiamo voltato pagina, abbiamo messo sul tavolo un tema importante, completamente rimosso fino a oggi e che non sarà possibile dimenticare anche nella prossima legislatura. Abbiamo fatto uno studio molto approfondito, ed è possibile consultarne un estratto sul mio blog www.mariocatania.eu, dove ho inserito una sintesi del nostro lavoro”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando a un videoforum nella redazione di ‘Repubblica.it’.

I prossimi step – “Il ddl – ha spiegato Catania – è attualmente all’esame, come previsto, delle Regioni e degli Enti locali. Il prossimo passo sarà una riunione conclusiva in programma il 25 ottobre, in sede di Conferenza unificata. A quel punto le Regioni ci diranno su quali punti concordano e su quali no. Nel frattempo ho avuto un incontro con gli assessori regionali, ho preso atto che c’è una situazione contrastata, perché c’è una fase di orientamento difficile da parte delle Regioni, con spinte di segno diverso. Superata questa fase il ddl approderà in Parlamento”.

Il punto – “La situazione relativa al consumo del suolo – ha aggiunto il Ministro – ha molte sfaccettature: abbiamo perso 5 milioni di ettari negli ultimi decenni, un terzo di questi a causa della cementificazione, il resto per l’abbandono spontaneo dei campi da parte degli agricoltori. Quest’ultimo fenomeno, in una certa misura, fa parte di un processo fisiologico, per il quale non sono esageratamente preoccupato. Se ripercorriamo la storia della nostra penisola negli ultimi duemila anni, infatti, vediamo un alternarsi di epoche in cui la campagna ha avuto ruoli diversi. Nel Medioevo c’è stata una riduzione delle aree boschive, mentre a metà del ‘900 si è raggiunta la massima espansione delle superfici coltivate. Oggi siamo tornati in una fase regressiva. Posso dire, però, che dove ora c’è il bosco l’agricoltura potrà tornare in futuro. Quello che è irrimediabile – ha concluso il Ministro Catania – è la cementificazione”.

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