Il maltempo che sta tormentando in maniera incessante l’Italia e tutta l’Europa, sta influenzando negativamente molti settori del nostro paese. La primavera più fredda degli ultimi vent’anni infatti, sta danneggiando non solo l’ambiente e il territorio in termini di alluvioni e frane, ma anche la produzione agricola e le stesse abitudini alimentari degli italiani.
I danni ambientali – Come afferma la Cia, il dissesto idrogeologico coinvolge il 9,8% della superficie nazionale e interessa 6.633 comuni. Questi dati, ricorda ancora la Cia, sono quanto mai allarmanti e implicano necessariamente delle politiche di salvaguardia ambientale e delle immediate misure di vigilanza e controllo delle situazioni a rischio. La Confederazione Italiana Agricoltori dichiara poi che per la tutela del territorio contro frane e smottamenti, è di fondamentale importanza il presidio da parte degli agricoltori. La loro opera risulta infatti vitale soprattutto nelle zone marginali collinari e di montagna, dove il terreno coltivato assume un’importanza essenziale per consolidare i versanti e per trattenere le sponde dei fiumi.
I danni all’agricoltura – La prolungata perturbazione atmosferica, ha già distrutto oltre mezzo miliardo di produzione agricola con una perdita del 40% del raccolto di mais , del 35% di quello di foraggio e fino al 50% per il fieno. Anche il settore ortofrutticolo e quello vitivinicolo stanno subendo danni: il primo rileva un ribasso dei raccolti del 10% mentre il secondo è a rischio per quanto riguarda possibili attacchi fungini alle viti. Sono questi i dati della Cia, che sottolinea il bisogno di interventi immediati per risolvere questa drammatica situazione. È necessario, ricorda la Cia, che si compiano azioni mirate per il sostegno dei redditi degli agricoltori, colpiti non solo sul guadagno del raccolto ma anche sul rincaro dei prezzi dei mangimi animali. La mancata produzione di fieno infatti provocherà conseguenze a catena che andranno a colpire prima il prezzo dei mangimi, poi la filiera zootecnica ed infine la tavola dei consumatori.
Le abitudini alimentari – Ed è proprio sull’alimentazione che la Coldiretti mette l’accento, parlando di maltempo,. Il freddo e la pioggia sembrano aver influenzato anche le abitudini alimentari degli italiani che reagiscono a questa stagione diminuendo l’acquisto di gelato e frutta. Gli acquisti, sottolinea Coldiretti, calano anche per un altro prodotto italiano, il prosciutto. Questo prodotto, che viene comunemente consumato nella stagione estiva insieme a mozzarella e melone, riporta un calo di acquisto del 10%. Coldiretti sottolinea inoltre che anche il settore turistico risente in maniera pesante dell’attuale andamento climatico. Gli agriturismi, le stazioni balnerai e gli alberghi che in questa stagione vivono la sua più alta frequentazione, si trovano a dover fronte a una forte diminuzione delle presenze.