Reazioni inchesta olio: Sani (Pd), Stefàno (Sel), Matera (Fi)

Luca Sani (Pd) : «fenomeno delle contraffazioni è paradossalmente testimone del valore del nostro olio extravergine. Implementare il Piano olivicolo nazionale per aumentare e qualificare la produzione» – «Le frodi di cui è bersaglio l’olio extravergine d’oliva italiano sono paradossalmente la controprova della reputazione e del valore commerciale della produzione oleicola nazionale. Per questo non bisogna assolutamente abbassare la guardia e insistere come sta facendo la Procura di Torino sui controlli, che la legge “Mongiello” ha reso più efficaci dando nuovi strumenti alla Magistratura. Il fenomeno delle frodi alimentari che interessano l’olio extravergine – aggiunge l’on. Sani – prende campo perché c’è un incremento consistente della domanda a fronte di un gap produttivo che, come è successo lo scorso anno con un’annata olivicola particolarmente difficile, favorisce l’importazione di prodotto di bassa qualità e incoraggia alcune imprese ad aggirare i parametri di legge. Per questo occorre accelerare l’attuazione del Piano olivicolo nazionale recentemente adottato dal Parlamento, che mette a disposizione risorse per realizzare nuovi impianti, combattere le fitopatologie e promuovere la ricerca per qualificare il prodotto. Parallelamente bisogna insistere sulla pratica dell’etichettatura trasparente che garantisce la tracciabilità delle produzioni. Con l’olio, infatti, al paio di altri produzioni agroalimentari, sta succedendo da tempo ciò che in questi giorni sta emergendo per i prodotti lattiero caseari, con l’utilizzo di latte d’importazione per commercializzare prodotti connotati come italiani»

Dario Stefàno (Sel): "Tutelare Made in Italy con controlli e sistema tracciabilità" – "Questi episodi ci obbligano a dover assumere maggiori iniziative a difesa del consumatore ma anche delle aziende corrette che operano ogni giorno con grandi sacrifici. L’inchiesta ci ricorda come sia attuale il tema delle frodi alimentari che deteriorano l’immagine del Made in Italy e fanno male ai produttori che investono tutto nella qualità". E’ il commento del senatore Dario Stefàno, componente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, alla notizia sull’inchiesta della Procura di Torino sulla genuinità dell’olio extravergine di oliva. "L’Italia è il secondo produttore al mondo di olio e il nostro sistema agroalimentare è una delle più importanti risorse da salvaguardare perché rappresenta l’eccellenza dei nostri territori. Non è soltanto un settore destinato alla produzione di alimenti, è anche il simbolo che viaggia nel mondo di un patrimonio unico di valori e tradizioni di cultura e qualità". "Evidentemente abbiamo bisogno di rafforzare il sistema normativo vigente per migliorare i controlli e rendere possibile la tracciabilità in tutte le fasi della filiera, anche sotto il profilo della sicurezza alimentare". "E’ comunque una brutta faccenda. L’unica consolazione per me, da pugliese, è che nessuna delle aziende sotto la lente sia della mia regione. Segno ulteriore ed evidente di un sistema regionale che ha saputo fare il salto di qualità confermandosi affidabile e alla altezza della sfida della tracciabilità".

Barbara Matera (Fi): "Nostro olio d’oliva è più che controllato" – La contraffazione dell’olio extravergine di oliva, soprattutto per noi pugliesi è qualcosa di più di un delitto. Quanto sta emergendo in queste ore a carico di sette aziende, di cui tre spagnole, è assolutamente grave e fa piacere constatare l’assoluto rigore scientifico e investigativo della Procura di Torino perché, al di là del duro colpo oggi abbiamo la conferma che il nostro olio d’oliva è più che controllato. Cosa che per la nostra regione, che produce circa 120.000 tonnellate di ottimo olio extravergine d’oliva l’anno, è particolarmente rassicurante.

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