Acquiferi costieri del Mediterraneo. Progetto di ricerca per una gestione sostenibile e nuovi processi di salinizzazione

Sviluppare sistemi di gestione sostenibile della risorsa idrica sotterranea in acquiferi costieri e di sistemi di controllo dei fenomeni salinizzazione attraverso un approccio innovativo, combinando metodi dell’idrogeologia, della data science e dell’informatica, compresa l’intelligenza artificiale per la gestione integrata delle risorse idriche.

E’ questo, in sintesi, l’obiettivo di Medsal – progetto vincitore dei bandi PRIMA 2018 per il settore “water management” – della durata di 36 mesi con un finanziamento di 1 milione e 268mila euro e coordinato dalla Grecia con la Hellenic Agricultural Organization “Demeter”. Fra le unità di ricerca, sempre per la Grecia, presente Center for Research and Technology-Hellas; per l’Italia è presente il Politecnico di Bari; quindi la Germania con University of Applied Sciences Lübeck e con Environment and Information Technology Centre; la Tunisia con Faculty of Science of Tunis; Cipro con Cyprus University of Technology; Algeria con University of Batna 2 e Turchia con Mersin University.

Gli acquiferi costieri sono sistemi idrici estremamente vulnerabili, minacciati da fenomeni di inquinamento dovuti alla pressione antropica e al sovrasfruttamento della risorsa e, non ultimi, dagli effetti dei cambiamenti climatici. La disponibilità di risorsa idrica sempre più limitata, ed il suo deterioramento, provoca la diminuzione delle portate sorgive, la diminuzione dei livelli piezometrici e il conseguente richiamo in falda di acque superficiali e marine. Processo di salinizzazione che è causato, oltre che dall’intrusione marina, anche dalla mobilizzazione di acque salate di antica ingressione e dalla solubilizzazione di sali geogenici. Gli effetti d’insieme della salinizzazione sono di difficile gestione, da cui l’interesse alla loro conoscenza e alla prevenzione dei fenomeni.

L’approccio del progetto Medsal punta a rilevare in modo rapido ed efficace le diverse possibili fonti di salinizzazione, identificare i processi che ne determinano l’insorgenza e fornire una solida e nuova metodologia di valutazione del rischio che faciliti la prevenzione e la previsione dei fenomeni portando a migliori strategie di gestione e misure di risanamento della qualità delle acque sotterranee.

Impatti e risultati attesi – Lo sviluppo di un osservatorio web-GIS di dominio pubblico supporterà il monitoraggio – spiegano i ricercatori -, la gestione e le decisioni riguardo le riserve idriche costiere sotterranee del Mediterraneo, con facilitazione della partecipazione pubblica e miglioramento dell’impegno attivo delle società locali per il monitoraggio e la creazione di banche dati. Attraverso la trasferibilità delle metodologie e delle tecniche, Medsal aspira non solo a produrre un impatto ambientale e socio-economico significativo sulle aree dei test-site ma a influenzare progressivamente la più ampia regione costiera del Mediterraneo. L’impatto dei risultati di Medsal interesserà direttamente settori critici come l’agricoltura e il turismo, principali utilizzatori dell’acqua sotterranea nella maggior parte delle aree costiere. Si prevede un aumento della disponibilità idrica attraverso il controllo dei processi di salinizzazione e un aumento della resilienza e adattamento ai potenziali impatti negativi dovuti ai cambiamenti climatici; l’armonizzazione delle politiche e dei quadri normativi creerà motivi comuni per un’ampia cooperazione tra le parti coinvolte.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO

  • Definizione di nuovi strumenti per l’identificazione delle fonti e dei processi di salinizzazione (multi-indotti)
  • Integrazione di strumenti di modellazione (idrogeologica e idrogeochimica), tecniche geochimiche e di idrologia isotopica, metodi geostatistici avanzati e tecniche TIC (shallow e deep learning) per lo sviluppo di nuovi approcci e metodi nella simulazione e previsione della salinizzazione
  • Sviluppo di nuovi proxy per il monitoraggio, valutazione e previsione della salinizzazione in aree con dati scarsi e/o risorse finanziarie e umane limitate
  • Previsione dell’evoluzione spazio-temporale della salinizzazione primaria e degli impatti secondari attraverso la costruzione e integrazione di set di dati coerenti e robusti relativi a parametri critici relativi alla salinizzazione, con valutazione del rischio su diverse proiezioni climatiche nei test-site
  • Facilitazione della fusione di competenze tra accademie e parti interessate a tutti i livelli e del trasferimento di tecnologia e know-how tra i paesi partecipanti, compreso il cross-training su metodi, strumenti e servizi.Speciale PROGRAMMA PRIMALink POI – PRIMA Observatory on Innovation
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