Mondo al rovescio. Se anche i cinghiali di Roma valgono più di una vita umana

Il delirio della folla inferocita per la soppressione di un branco di cinghiali in città a Roma, in un parco, è l’ennesimo sintomo di una società che non ha più il senso delle cose e agisce con la pancia, senza pensare.

A Melog su Radio 24, questa mattina, Andrea Monaco, ricercatore dell’Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha chiarito che: «a Roma la situazione è molto strutturata, le istituzioni a vario titolo interessate, la Regione Lazio, il Comune di Roma e la Città Metropolitana, nel 2019 hanno sottoscritto, sotto l’egida della Prefettura, un protocollo che mette nero su bianco cosa si deve fare in queste situazioni e in tutte le possibili situazioni che si possono presentano. Non ci dobbiamo dimenticare di una cosa essenziale, che è il punto fondante del protocollo, ma anche della discussione: la presenza di animali come i cinghiali all’interno di un ambiente urbano è del tutto fuori luogo. Noi stiamo parlando di fauna selvatica, non stiamo parlando di animali domestici, e stiamo parlando di rischi potenziali e reali di aggressione per le persone e per gli animali domestici dei cittadini. Stiamo parlando di rischi di incidenti stradali. Tre anni fa, in centro a Roma, c’è stato uno scontro con un morto. Stiamo parlando di rischi per la trasmissione di malattie a persone e ad animali domestici. Quindi io non ho dubbi: le istituzioni che hanno agito in quel modo hanno agito correttamente e hanno agito coerentemente con il protocollo».

E ha proseguito che «una cosa che sicuramente non possiamo fare è quella, una volta catturati, di rilasciarli negli ambienti naturali da cui provengono. È vietato su tutto il territorio nazionale. Ed è vietato a seguito delle criticità enormi che questa specie negli ultimi decenni ha provocato, anche in termini di incidenti stradali».

Ma anche stamani si parla di quella Brambilla che grida: «Giuro battaglia in tutte le sedi». Si legge addirittura di una interrogazione parlamentare. La follia è sotto i nostri occhi. Un invito: fatevi una bella pappardella al cinghiale e pensate ai problemi veri!

Il podcast si può ascoltare A QUESTO LINK

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