Stangata da 7 centesimi al litro sul latte di pecora sardo. Incidono aumento materie prime e blu tongue

CAGLIARI – Una mazzata da 7 centesimi al litro sul latte di pecora prodotto  in Sardegna nella prossima imminente campagna di produzione che inizierà a ottobre.

E’ questo il calcolo che il Centro Studi Agricoli ha elaborato a seguito dell’aumento delle materie prime, che in Sardegna sono maggiori al resto dell’Italia. + 40% Mangimi , + 35% concimi ,  + 5% gasolio agricolo , + 40% energia elettrica per il funzionamento delle mungitrici e refrigeratori in stalla ,  maggiori costi per problema blu tongue.  Per un totale di oltre 21,5 milioni, interamente sottratti al settore produttivo ovi-caprino Sardo.

La Sardegna sconta in particolare il problema dell’insularità che fa aumentare i costi di trasporto delle materie prime, è infatti di soli 2,4 centesimi il maggiore costo che nel resto d’Italia, che viene calcolato al litro di latte prodotto. “Una mazzata che il settore dell’allevamento ovi-caprino ma che coinvolge anche quelle delle produzioni di latte di vaccino, la Sardegna non può permettersi, afferma Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli -. La politica regionale ed in particolare l’Assessorato regionale all’Agricoltura devono obbligatoriamente convocare un tavolo latte regionale e presentare proposte e idee, non si può assolutamente far finta di niente. Oggi in Sardegna, sul problema del prezzo latte di pecora e quello vaccino, sembra sia calato un assurdo  e inspiegabile silenzio. Eppure le cose non vanno proprio bene, a partire dal prezzo basso e non remunerativo del latte di mucca, mentre quello ovino in questi ultimi due anni ha attraversato un momento favorevole, dovuto all’impennata eccezionale del prezzo del Pecorino Romano DOP che oggi viene valutato circa Euro 9,20 al Kg”.

“Questo – continua Tore Piana – non deve assolutamente far rilassare il comparto ed in particolare la politica regionale, questi aumenti delle materie prime e il problema della Lingua Blu degli ovini, dimostrano che vi è assoluto bisogno di programmazione e di azioni politiche a favore di uno dei comparti produttivi più importanti della Sardegna. Siamo alle porte della nuova programmazione del PSR Sardegna 2022/2027, destinato all’agricoltura, si stanno programmando i fondi del Recovery Fund per i prossimi 5 anni e siamo nel mezzo di una nuova ondata del virus della Lingua Blu a 40 giorni dai primi parti con una situazione straordinaria di aumenti delle materie prime, continua Tore Piana, è proprio in questo momento che la politica regionale, l’Assessorato all’Agricoltura in particolare, deve occuparsi del comparto, convocando urgentemente il tavolo latte regionale, per analizzare e discutere con tutti gli attori della filiera come affrontare il futuro” – conclude Tore Piana.

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