Vino. De Castro – Dorfmann: oltre 150 firme a favore di consumo moderato. Presentati emendamenti a piano anti-cancro PE

BRUXELLES – “Esiste una differenza netta tra l’abuso di alcol, da combattere dati i rischi che ne derivano in termini di salute pubblica, e il consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che in combinazione con diete e stili di vita sani quali la dieta mediterranea, può avere effetti positivi in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari. Questa differenza, più volte sottolineata anche dalla commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, deve essere messa in risalto anche all’interno della relazione della commissione speciale contro il cancro (Beca) dell’Europarlamento”.

È quanto dichiarano Herbert Dorfmann e Paolo De Castro, primi firmatari di quattro emendamenti alla relazione, che sarà votata dalla plenaria di Strasburgo la settimana prossima. “Grazie al sostegno di oltre 150 colleghi appartenenti quasi esclusivamente ai tre Gruppi politici della “maggioranza Ursula” (PPE, S&D e Renew Europe) – aggiungono Dorfmann e De Castro – siamo voluti intervenire sul testo del rapporto, chiedendo una differenziazione tra uso e abuso di alcol”.

“Non solo – proseguono i due – al fine di evitare di demonizzare settori che rappresentano un patrimonio della nostra cultura e tradizione eno-gastronomica, chiediamo l’eliminazione della richiesta paradossale di avere sulle bottiglie di vino avvertenze sanitarie come sui pacchetti di sigarette. Al contrario – spiegano – eurodeputati – vogliamo sistemi di etichettatura delle bevande alcoliche più trasparenti, che forniscano ai consumatori informazioni sul consumo moderato e responsabile”.
“Condividiamo l’approccio ambizioso adottato fin qui, che rappresenta un passo avanti fondamentale nella lotta contro il cancro, basata su a prevenzione e riduzione dei rischi nocivi associati a stili di vita poco sani. Il nostro lavoro deve però basarsi sulle più recenti evidenze scientifiche: per questo – concludono De Castro e Dorfmann – ora la battaglia si sposta in Plenaria, dove occorrerà un’ampia maggioranza a sostegno di queste proposte, perché il testo finale possa avere un approccio bilanciato e, soprattutto, fondato su basi solide”.
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