Cinghiali. Lombardia, Mazzali (FDI): Giunta da sue mie proposte su ristoro danni ungulati. Ora aiutiamo comitati di gestione che rischiano default

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MILANO – “Meglio tardi che mai. Dopo diverse proposte normative da parte mia, di procedere a un ragionevole allineamento delle percentuali di contribuzione al ristoro da parte dei Comitati di Gestione dei danni provocati dai cinghiali, finalmente la Giunta accoglie e fa sue le mie proposte”.

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Nel PDL 230 “Assestamento di bilancio” infatti l’assessore Rolfi inserisce con l’abrogazione dei commi 3 e 3 bis dell’art. 5 della l.r.  n. 19/2017 di fatto tutte le mie proposte.

Quello che ripetutamente in questi anni ho chiesto per questioni di ragionevolezza oggi viene proposto dalla Giunta che fino all’ultimo emendamento da me presentato (e da loro sempre bocciato) aveva sottovalutato l’importanza della misura correttiva.

Ma tutto questo non è ancora abbastanza” – aggiunge la Mazzali.

“È assolutamente necessario introdurre, come ho già proposto, un tetto massimo, collegato alle reali capacità economiche dei Comitati, alle somme erogabili a titolo di compartecipazione economica ai risarcimenti dei danni da fauna selvatica da parte di ATC e CA.

Questo per ovvie ragioni economiche: i Comitati di Gestione rischiano il default, perché la stessa Regione Lombardia ha tagliato negli anni le somme destinate a questo scopo e perché gli stessi agricoltori non hanno bisogno di ristori economici, che sono per altro inadeguati e tardivi, per i danni da fauna ma di una vera e concreta azione di prevenzione. Ragioniamo sul fatto che oggi il carico economico dei danni da fauna ricade su Regione e Comitati di Gestione e che le attività di contenimento gestite dalle Polizie Provinciali  sono al  loro minimo storico per non dire fallimentari.

L’inefficienza, l’inutilità e l’indolenza delle Province non può essere fatta pagare agli agricoltori ai cacciatori e  ai cittadini lombardi. Già con la mia legge sull’eradicazione della nutria avevo proposto  l’estromissione delle Province dalla gestione del patrimonio faunistico.

È giunto il momento di ragionare sull’opportunità di valutare azioni legali per il risarcimento da danno erariale nei confronti dei responsabili di queste strutture provinciali oramai fini a se stesse”.

 

 

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