‘Porterò in Senato la voce dei pastori’. In Toscana la campagna elettorale passa anche dagli allevamenti

SIENA – “Se sarò eletto porterò a Roma la voce dei pastori, che sono tra le sentinelle del nostro territorio”.

Passa anche dagli allevamenti e dall’agricoltura più cruda e polverosa, ma anche meno patinata e remunerativa, la campagna elettore in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Siamo nel Sud della Toscana e il candidato al Senato Silvio Franceschelli (PD) – nella foto con un pastore di Stribugliano (Arcidosso-Gr) – incontra gli allevatori, così come incontra gli industriali e le sigle sindacali. E’ il sindaco di Montalcino, patria del Brunello, e l’agricoltura è nel suo dna: così in maniche di camicia arrotolate e scarpe consumate, percorre in lungo e in largo le province di Siena, Grosseto e Arezzo, il territorio del proprio collegio.

Per ascoltare e condividere i problemi del settore ovi-caprino, dal prezzo del latte, ai costi energetici e di produzione alle stelle, e la sempre più pressante emergenza lupi, predatori e selvatici, per prendere appunti da allevatori che sono abituati a dire le cose che non vanno in faccia. “Non bisogna dimenticare che quando una stalla chiude perché non può più andare avanti – commenta Franceschelli –, chiude per sempre, non potrà più riaprire i cancelli. E quel territorio, già poco abitato rimarrà deserto, senza attività lavorative e abbandonato. Per questo ritengo indispensabile un provvedimento urgente di sostegno al comparto e, più in generale, provvedimenti strutturali per gli allevamenti e gli allevatori italiani”.

LEGGI ANCHE

Elezioni 2022. Ecco come e quanto è presente l’agricoltura nei programmi elettorali

Informazione pubblicitaria