Francia, confermato il calo dal 2016 delle vendite di prodotti fitosanitari

ROMA – Il governo è pienamente impegnato nella transizione agroecologica, in particolare attraverso il piano nazionale per la riduzione dei prodotti fitosanitari, Ecophyto II+.

Dopo quasi un decennio di aumenti, la tendenza al ribasso osservata dal 2019 è confermata dai dati provvisori di vendita 2021 con il volume di fitofarmaci di sintesi venduto nel periodo 2019-2021 ai minimi dal 2009 e l’avvio del piano Ecophyto.

Sono ora disponibili i dati aggregati provvisori delle vendite per l’intera Francia per l’anno 2021, tratti dalle dichiarazioni fatte all’inizio del 2022 :

https://www.ecologie.gouv.fr/publication-des-donnees-provisoires-des-ventes-products-phytopharmaceuticals

Mostrano in particolare:

  • che nel 2021 le vendite sono state pari a 43.013 tonnellate (esclusi i prodotti utilizzabili in agricoltura biologica e i prodotti da biocontrollo) e sono rimaste stabili rispetto al 2020 (+0,7%), e sono inferiori del 19% rispetto alla media 2012-2017;
  • tale diminuzione si conferma trend: la media triennale è la più bassa dall’inizio del piano Ecophyto, più recentemente è diminuita del 19% tra il 2017-2019 e il 2019-2021;
  • le vendite di prodotti di biocontrollo e di prodotti utilizzabili in agricoltura biologica sono aumentate del 13% tra il 2020 e il 2021, a dimostrazione dello sviluppo di soluzioni alternative;
  • le vendite di glifosato iniziano a diminuire con un calo del 14% tra il 2020 e il 2021, da 8.645 tonnellate a 7.765 tonnellate;
  • si noti, infine, un continuo calo della vendita delle sostanze a maggior rischio (CMR1): da oltre 5.000 T nel 2018, si scende a 780 T nel 2021, ovvero un calo dell’85% in un arco temporale di 4 anni.

Inoltre, al fine di valutare lo stato di avanzamento del piano Écophyto e l’evoluzione dell’utilizzo dei fitofarmaci, è stato definito con tutti gli stakeholder un indicatore per il monitoraggio dell’utilizzo dei fitofarmaci.

Calcolato dai dati di vendita dei distributori di prodotti fitosanitari, il NODU (“Numero di dosi unitarie”) corrisponde all’area che verrebbe trattata annualmente alle dosi massime approvate. Pertanto, in relazione alla Superficie Agricola Utile (SAU), il NODU consente di determinare il numero medio di trattamenti per ettaro.

Sono stati appena pubblicati gli indicatori di monitoraggio per l’uso dei prodotti fitosanitari per il 2020 e il 2021 (dati provvisori).

https://agriculture.gouv.fr/sales-indicators-of-phytopharmaceutical-products

Nel 2020 il NODU agricolo si attesta a 88,5 milioni di ettari (Mha) e l’indicatore provvisorio per il NODU 2021 si attesta a 85,7 Mha.

Dal 2016, la tendenza è al ribasso:

  • il NODU agricolo triennale 2018-2020 si attesta a 94,8 Mha, ovvero il valore più basso del periodo 2012-2014-2018-2020. È in calo del 5% rispetto alla media del triennio 2015-2017.
  • L’indicatore provvisorio 2019-2021 (83,2 Mha) è nuovamente in calo del 13,5% rispetto al 2018-2020 (94,8 Mha).
  • In forte calo anche l’uso delle sostanze più rischiose: il NODU agricolo è sceso dell’87% per CMR1 e del 36% per CMR2.

La riduzione dell’uso di queste sostanze attive CMR1 e CMR2 è un obiettivo importante dell’ordine pubblico francese. A questo proposito, la Francia è favorevole al mancato rinnovo delle sostanze classificate come CMR1 (sostanze “cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione”, il cui potenziale è provato o presunto) come previsto dalla normativa UE.

Queste riduzioni sono il risultato concreto dell’attuazione dei successivi piani Ecophyto che riflettono la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari.

Il Governo è pienamente mobilitato e impegnato a ridurre l’uso di prodotti fitosanitari, mobilitando tutte le leve.

Le transizioni verso sistemi agricoli più sostenibili sono già pienamente in corso grazie in particolare allo sviluppo dell’agricoltura biologica: 2,78 milioni di ettari sono coltivati ​​in agricoltura biologica in Francia (rispetto a 1,3 milioni nel 2015), ovvero un aumento del 53%, con una quota del 10,3 % di superficie biologica nella superficie agricola francese. La Francia da sola rappresenta il 15,6% della SAU biologica dell’UE, ovvero la prima area agricola biologica dell’Unione Europea.

Ridurre o interrompere l’uso di prodotti fitosanitari richiede alternative serie e operative per consentire agli agricoltori di promuovere nuove pratiche agricole che siano economicamente sostenibili e garantiscano la nostra sovranità alimentare. L’utilizzo della ricerca e dell’innovazione costituisce quindi un asse essenziale dell’azione del Governo. Si tratta di sviluppare nuove soluzioni sia nella selezione varietale, nel biocontrollo, nella robotica o anche nella tecnologia digitale che gli agricoltori utilizzano per implementare la protezione integrata delle colture.

A questo proposito, dal 2017 l’asse 2 del piano Ecophyto II +, incentrato sulla ricerca, sta guadagnando slancio. un investimento complessivo di quasi 4 miliardi di euro. Questi meccanismi dovrebbero consentire di finanziare soluzioni sostenibili e innovative, in particolare per il rinnovo delle attrezzature agricole.

Poiché il piano Ecophyto scade ad aprile 2024, nella prima metà del 2023 verrà avviato uno studio per lo sviluppo del prossimo piano nazionale quinquennale. Tale riflessione consentirà di definire, tra l’altro, gli obiettivi strategici del piano, le sue leve di azione ei mezzi adeguati per realizzarli.

Coniugare la lotta al moltiplicarsi dei rischi in termini fitosanitari e la necessaria riduzione dell’uso di fitofarmaci è anche al centro dello sviluppo del Piano di Sovranità Ortofrutticola. La questione delle impasse fitosanitarie e quindi lo sviluppo di alternative non chimiche sono oggetto di un lavoro specifico in tale sede. Si svolgono discussioni con i professionisti ei servizi interessati, in particolare sulla protezione delle colture, l’innovazione e la ricerca. L’obiettivo è costruire un piano condiviso e finalizzato entro l’inizio del 2023, includendo una componente di ricerca e sviluppo su questi temi.

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