Emergenza cinghiali e peste suina: la Regione Basilicata mette una taglia di 50 euro per ogni femmina adulta uccisa

POTENZA – Un incentivo per l’abbattimento dei cinghiali in quei comuni, che hanno avuto restrizioni sulla caccia a causa della peste suina come previsto dall’ordinanza del presidente Bardi dell’11 ottobre scorso.

Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche Agricole Alessandro Galella a margine di un incontro che ha tenuto insieme ai presidenti degli Ambiti di Caccia interessati.

“Dalla Direzione Politiche Agricole della Regione Basilicata, uno sforzo ulteriore per reperire risorse che siano utili in questo momento – ha sottolineato Galella – all’ATC n.2 e 3, affinché si possa incentivare l’abbattimento. Con le risorse disponibili al momento potremo destinare fino a 50 euro per ogni esemplare di cinghiale femmina adulta.

Tralasciando quei Comuni ricadenti nell’area protetta, nei quali non vi è la competenza degli Ambiti territoriali di Caccia, dove non può essere utilizzata la fauna anche per autoconsumo, gli abbattimenti hanno subito uno stop da qualche tempo per far fronte al contenimento del problema PSA – continua Galella. L’impegno di questo assessorato è finalizzato a mettere in campo tutte le azioni volte a mitigare gli impatti della fauna sull’agricoltura e sulla sicurezza stradale. Sia il problema del sovrannumero della popolazione di cinghiale che della Psa, non riguarda soltanto la nostra regione, ed in sinergia con il Commissario e con il governo nazionale si sta lavorando finalmente verso un obiettivo comune e con tutti i mezzi per rispondere ai problemi sia degli agricoltori che per garantire la tutela della salute pubblica. Nei prossimi giorni – conclude Galella – convocherò una nuova riunione con gli Atc interessati dal problema, per definire i prossimi step operativi affinché questi incentivi possano produrre i risultati che tutti ci attendiamo”.

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