PNRR, Copagri: Rimodulazione risorse premia sforzi produttori agricoltori e rafforza sistema primario

ROMA  – “L’ok dell’Esecutivo comunitario alla rimodulazione del PNRR, con la fondamentale aggiunta del capitolo REPowerEU, arriva dopo un grande lavoro portato avanti dal governo, grazie al quale sono state pienamente accolte numerose istanze avanzate dalla Copagri per puntare con decisione sulla strada degli investimenti e della crescita dell’agricoltura e del Paese”.

Lo sottolinea il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini in occasione dell’odierna riunione della Cabina di regia del PNRR, che si tiene a Palazzo Chigi alla presenza del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto.

“Grazie alla sapiente riallocazione delle risorse – osserva Bernardini – che ha pressoché raddoppiato i fondi destinati all’agricoltura, passati da 3,68 a 6,53 miliardi di euro, si va a rafforzare il percorso di crescita dell’Italia, dando inoltre merito a tutti i produttori agricoli di aver colto appieno le innumerevoli possibilità legate al PNRR; non è un caso, infatti, che tra le misure i cui fondi sono stati maggiormente implementati ci siano proprio i contratti di filiera, ai quali sono stati destinati altri 2 miliardi di euro, e il Parco agrisolare, dotato di ulteriori 850 milioni di euro, per un budget complessivo di 2,35 miliardi di euro”.

“Proprio queste due misure, di cui la Copagri aveva più volte evidenziato l’importanza e l’efficacia, sono state letteralmente prese d’assalto dagli agricoltori, che hanno fatto pervenire richieste di investimento sensibilmente superiori alla dotazione iniziale del Piano, tanto da portare il governo, che ringraziamo nuovamente, a rivedere le risorse ad esse destinate, con tutta una serie di positive ricadute sullo sviluppo del Primario, sulla tutela ambientale, sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica”, prosegue.

“Ciò che ci preme sottolineare, oltre al mero dato economico, certamente più che positivo, è la ratio alla base dei nuovi stanziamenti, che guardano al medio-lungo periodo con l’obiettivo di imprimere una svolta al settore, oltre a dare alle imprese agricole la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità”, aggiunge Bernardini, secondo cui “la vera svolta è nella spinta a interventi, quali i contratti di filiera, che rafforzano la produzione e stimolano la creazione di migliori condizioni di mercato, tutelando il comparto delle pratiche commerciali sleali, ma anche a investimenti come quelli sulle agroenergie, che promuovono la transizione energetica, la riduzione dell’inquinamento e la produzione dell’energia da fonti rinnovabili”.

“Altrettanto fondamentali, poi, sono gli investimenti sul versante della meccanizzazione agricola, delle opere irrigue e delle infrastrutture materiali e della logistica agroalimentare; senza dimenticare, infine, il capitolo riguardante la ricostruzione di Emilia-Romagna, Toscana e Marche, per la quale è previsto uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro destinati, fra l’altro, alla difesa idraulica e al ripristino delle infrastrutture”, conclude il vicepresidente della Copagri, ricordando che la revisione del PNRR dovrà ora essere adottata dal Consiglio UE, prima di entrare in vigore.

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