Proteste agricoltori. Copagri, dal dissenso arrivare al confronto per il futuro costruttivo del settore

ROMA – “In relazione alle numerose proteste spontanee degli agricoltori alle quali stiamo assistendo da diversi giorni, iniziative che hanno interessato numerose città italiane, fra cui Frosinone, Latina, Pescara, Bologna, Verona e Milano, e che fanno seguito a quelle messe in atto dai colleghi europei, mi preme evidenziare come il dissenso sia utile se porta a un confronto costruttivo, se arricchisce il dibattito e se serve a gettare le basi di un futuro migliore”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista, che prova a tracciare un primo bilancio della situazione di forte malessere del Primario.

“In tal senso, non si possono ignorare le motivazioni alla base delle proteste, ma allo stesso tempo non si può disconoscere quanto nel merito sia già stato fatto e si stia continuando a fare per assicurare un futuro a un comparto di fondamentale importanza per l’economia e la tenuta socioeconomica del Paese”, prosegue Battista, ricordando “il grande lavoro sulla necessità di una revisione di medio termine della PAC e del Green Deal, grazie al quale si è arrivati all’istituzione di un tavolo tecnico al Masaf e a diversi confronti istituzionali, che hanno portato a un primo atto di semplificazione dell’obbligo di rotazione delle colture e a un primo approccio sulla semplificazione degli ecoschemi e altre misure della PAC”.

“Altre grandi penalizzazioni che hanno contribuito al forte malessere dei produttori agricoli e contro le quali siamo da tempo al lavoro insieme al governo – aggiunge il presidente – riguardano l’import in dumping, per contrastare il quale abbiamo chiesto di intensificare i controlli nei porti e siamo al lavoro con l’Icqrf per segnalare anomalie di traffico in entrata, ma anche ovviamente i noti incrementi record dei fattori produttivi, tema sul quale è in essere un importante lavoro che dovrebbe concludersi entro i prossimi mesi e che vede il coinvolgimento dell’Ismea per la definizione dei costi medi di produzione dei prodotti agricoli”.

“Il tutto senza contare i numerosi risultati ottenuti sul versante della ricerca e dell’innovazione applicate all’agricoltura, a partire dall’utilizzo delle TEA, così come sul riconoscimento della figura degli agricoltori quali custodi dell’ambiente e della biodiversità, obiettivo cardine di una Pdl promossa dalla Confederazione che sarà presto all’esame dell’aula di Montecitorio”, continua Battista, evidenziando che “per quanto concerne il gasolio agricolo, l’agevolazione è stata confermata per tutto il corso del 2024”.

“Le numerose interlocuzioni avute e in essere hanno portato, poi, al significativo aumento della dotazione del bando Agrisolare del PNRR, occasione irrinunciabile per la multifunzionalità e per la diversificazione del reddito degli agricoltori, e allo studio di norme, ancora in valutazione, che vadano a semplificare e agevolare la sottoscrizione di polizze assicurative per i raccolti, in ragione del fatto che ad oggi, complici anche i sempre più innegabili effetti del climate change, una mezz’ora di maltempo è sufficiente a spazzare via un anno di lavoro, lasciando scoperti gli ingenti costi sostenuti”, conclude il presidente della Copagri.

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