In Umbria il lago Trasimeno si prosciuga. Allarme stress idrico per i prossimi mesi. Anbi: ripensare i piani colturali

PERUGIA – L’avvio della stagione irrigua è prevista per metà Aprile, ma in Umbria, dove il lago Trasimeno è da mesi in grave sofferenza idrica, sono già alte le preoccupazioni per le disponibilità di risorsa nei mesi a venire.

“A seguito del monitoraggio costante sui nostri distretti irrigui, stiamo invitando gli agricoltori, in vista delle prossime semine primaverili, a riconsiderare i piani colturali, tenendo conto delle previsioni sull’effettiva disponibilità d’acqua”: a renderlo noto è Paolo Montioni, Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra.

La stagione invernale, infatti, è finora avara di piogge significative (la quantità più bassa del recente quinquennio), indispensabili per riempire i bacini deputati a soddisfare le esigenze irrigue del periodo primaverile-estivo e poco ci si deve aspettare dallo scioglimento delle nevi, considerata la scarsità del manto sulle montagne, che circondano la regione. La diga sul torrente Marroggia, in località Arezzo di Spoleto, presenta oggi una disponibilità per l’irrigazione più che dimezzata.

“In Umbria – informa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è già attivo anche il servizio Irriframe, che consente alle imprese agricole, che possono aderirvi gratuitamente, di poter ricevere il miglior consiglio irriguo; tale sistema, grazie ad un sofisticato software, che incrocia dati colturali e meteoidrologici, suggerisce quando irrigare ed il volume d’acqua da utilizzare per evitare sprechi di risorsa e cali di resa.”

“Quanto segnaliamo in Umbria – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è la fotografia di una condizione di stress idrico, che quest’anno sta interessando le regioni centromeridionali; adattarsi significa prevedere possibili scenari negativi, cui devono affiancarsi però investimenti infrastrutturali che, se da un lato devono ottimizzare l’efficienza delle reti idriche esistenti, dall’altro devono aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia sul territorio, al fine di utilizzarle nei momenti di bisogno.

“Gli impianti irrigui del Consorzio della Bonificazione Umbra servono circa 5000 ettari di terreno ed oltre 3000 utenze – precisa il Direttore dell’ente consortile, Candia Marcucci – A fronte del ripetersi sempre più frequente di fasi di scarsità idrica, stiamo lavorando per rendere gli impianti più efficienti, ridurre le perdite ed incentivare il risparmio di risorsa. Si tratta di interventi strutturali come quello finanziato dal Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste per circa 10 milioni di euro e che ci consentirà di sostituire parte delle condotte, che dalla diga di Arezzo servono l’impianto irriguo di Spoleto e l’installazione di idrocontatori.  Sono inoltre in corso lavori per circa 5 milioni di euro, finalizzati ad ampliare ed ammodernare l’impianto di irrigazione di Trevi a servizio del Distretto del Sedano Nero.”

“Contiamo di ultimare entrambi gli interventi nel corso del 2024 e di poter ottenere anche un finanziamento per l’ammodernamento degli impianti irrigui a pioggia nel folignate” conclude Paolo Montioni.

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