Le ciliegie spagnole volano in Cina. Dalle autorità cinesi via libera all’importazione

ROMA – L’Amministrazione generale delle dogane (GAC) della Cina ha pubblicato l’elenco degli stabilimenti spagnoli autorizzati a esportare ciliegie nel paese asiatico, il che significa che ora possono iniziare le vendite.

L’autorizzazione all’esportazione conclude un complesso processo di negoziazione durato diversi anni. Nel 2024, funzionari del governo cinese hanno visitato le aree di produzione di ciliegie in Spagna. L’11 aprile di quest’anno, il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, e il Ministro dell’Amministrazione Generale delle Dogane della Cina, Sun Meijun, hanno firmato il protocollo per l’esportazione di ciliegie spagnole a Pechino, durante la visita del Primo Ministro Pedro Sánchez nel paese asiatico.  

L’accordo prevede che le autorità doganali cinesi effettuino un audit prima dell’inizio delle esportazioni. Il 9, 12 e 13 giugno, l’AGA ha condotto un audit video di alcuni appezzamenti e magazzini registrati per la campagna di esportazione delle ciliegie in Cina, per verificare il rispetto del protocollo fitosanitario. Infine, giovedì scorso, 14 agosto, l’AGA ha pubblicato il registro degli stabilimenti autorizzati e ha dichiarato aperte le esportazioni.

Gli operatori registrati che possiedono ancora il prodotto e desiderano esportare ciliegie in Cina possono richiedere il rilascio di un certificato fitosanitario al Ministero dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione.

Il protocollo stabilisce che la lavorazione, il confezionamento, lo stoccaggio e il trasporto delle ciliegie destinate all’esportazione saranno effettuati sotto la supervisione del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione. Il Ministero sarà inoltre responsabile di garantire che solo le ciliegie provenienti da frutteti registrati possano accedere al magazzino di confezionamento per la selezione e la lavorazione. Il protocollo ha una validità di tre anni.

Questa autorizzazione amplia il portafoglio di accordi bilaterali per l’esportazione di prodotti vegetali dalla Spagna alla Cina, inclusi quelli per agrumi, pesche, susine, uva da tavola, cachi e mandorle. È inoltre autorizzata la vendita di avena foraggera, pasta di olive ed erba medica disidratata per l’alimentazione animale.

Da giugno 2018, entrambi i Paesi hanno firmato 11 protocolli per l’apertura dei prodotti agricoli spagnoli al mercato cinese. I documenti per l’esportazione di fichi secchi e pistacchi sono attualmente in fase di negoziazione e lo scambio di informazioni tecniche è in corso.

Grazie al suo potenziale, il mercato cinese è strategico per il settore agroalimentare spagnolo. Nel 2024, la Spagna ha esportato prodotti agroalimentari per un valore di 1,864 miliardi di euro nel paese asiatico, con un surplus di 253 milioni di euro. La Cina è il nono mercato spagnolo in termini di valore e il terzo al di fuori dell’UE, dopo Regno Unito e Stati Uniti.

 

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