Agrilevante: il Crea porta i visitatori alla scoperta del miele. Un prodotto ancora da conoscere

BARI – Miele protagonista ad Agrilevante a Bari con il Crea. Nello spazio esterno della fiera workshop e laboratori, trattati dal punto di vista divulgativo da parte del Crea, con l’obiettivo di raccontare e far toccare con mano l’impegno della ricerca per innovare, tutelare e valorizzare l’agroalimentare italiano, in un’ottica di sostenibilità e con lo sguardo alle grandi sfide del futuro.

Tanta curiosità per un prodotto naturale come il miele, presente nelle case degli italiani, ma alla fine non così conosciuto come si potrebbe pensare. Dal classico millefiori al corbezzolo, melata, all’ailanto e molti altri. 

Qualche esempio

Miele di acacia Il miele di acacia (Robina pseudoacacia) viene prodotto un po’ in tutta l’Italia, specialmente nelle sue zone collinari, anche se le Prealpi possono essere considerate la zona più tipica di provenienza.
Il suo colore è molto chiaro, tra i più chiari in assoluto. Ha un odore molto leggero, mentre la cristallizzazione nel miele di acacia è assente. Il suo sapore è molto delicato, con un retrogusto profumato di fiori e vaniglia. 

Miele di ailanto Il miele di ailanto (Ailanthus altissima) deriva da una specie invasiva di origine cinese, e che oggi è presente ovunque sul territorio nazionale, in particolare in ambienti urbani, dove può occasionalmente dare origine a mieli uniflorali. La fioritura dell’alianto avviene tra maggio e giugno.
Il miele di alianto assume un color giallo paglierino, e ha un odore e un aroma di media intensità, che sono particolarmente caratteristici. Ha un profumo decisamente fruttato, simile all’uva moscato, con un retrogusto molto persistente che ricorda il té alla pesca o frutti tropicali.

Miele di castagno Il miele di castagno (Castanea sativa) si produce in tutta Italia, dalle Alpi alla Sicilia, nelle zone di media montagna.
A seconda delle zone di produzione il miele di castagno può avere un colore che va dall’ambrato al quasi nero. La sua cristallizzazione può essere totalmente assente oppure comparire a grossi cristalli, mentre il suo odore è forte e penetrante. Il sapore è molto simile all’odore, pungente all’inizio e più o meno amaro a seconda dell’origine. 

Miele di corbezzolo Il miele di corbezzolo (Arbutus unedo) si produce in autunno, in particolare a seguito di estati piovose, prevalentemente in Sardegna e in Italia centrale, dove si sviluppa la macchia mediterranea.
Il colore del miele di corbezzolo è ambrato, con tonalità grigio/verdi. La sua cristallizzazione è spesso irregolare, mentre il suo odore è pungente e verde, simile a quello dei fondi di caffé. Il suo sapore è caratteristico e decisamente amaro. 

L’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele, istituito dall’attuale Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) presso l’allora Istituto Nazionale di Apicoltura – oggi Consiglio per la ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA) – rappresenta lo strumento per assicurare la validità delle valutazioni qualitative e dei pareri sull’origine botanica del miele emessi attraverso l’analisi sensoriale. 

L’Albo garantisce una base professionale adeguata e uniforme alle iscritte e agli iscritti e la loro qualificazione a far parte dei gruppi di assaggio. 

Informazione pubblicitaria