Verso Tuber 2008, il tartufo svela i segreti

Dopo le edizioni del 1968 e del 1988, dal 25 novembre al 28 novembre Spoleto ospiterà il 3° Congresso Internazionale sul Tartufo. All’evento faranno seguito, fino al 1° dicembre, una serie di escursioni negli ambienti naturali di crescita del tartufo e in alcune tartufaie. Questa terza edizione è stata organizzata dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano e dall’Università degli Studi di Perugia e grazie al contributo del Comune di Spoleto e del Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria. Tuber 2008 si prepara ad accogliere oltre 200 tra ricercatori, estimatori e operatori provenienti da  tutto il mondo (Australia, Bhutan, Canada, Cile, Cina, Corea, Estonia, Francia, Germania, Inghilterra, Israele, Libia, Nuova Zelanda, Polonia, Serbia, Spagna, Tunisia, USA).

I temi del decennio – Durante il convegno saranno affrontati tutti quei temi che nell’ultimo decennio hanno suscitato un interesse crescente sull’argomento “tartufo”, quali ad esempio la progressiva espansione delle tartufaie coltivate e l’aumento della domanda di tartufo. L’importanza che questo fungo (contrariamente a quanto di solito si crede, infatti, il tartufo non è un tubero) riveste a livello internazionale è confermata dall’enorme giro d’affari che origina e dal gran numero di persone che sono attratte dagli eventi ad esso correlati. Il suo mercato purtroppo è molto variabile e poco prevedibile data la poca costanza della produzione, la domanda che è di gran lunga superiore all’offerta e la scarsità nella diffusione di dati su localizzazione e produttività.

Occhio al prezzo – Il prezzo del tartufo un giorno è stabile, l’indomani può salire alle stelle a causa della scarsità della sua produzione, poi rinvenimenti copiosi e improvvisi possono far crollare nuovamente i prezzi, che si mantengono comunque alti rispetto a quelli di altri prodotti della terra. A titolo d’esempio si riportano i prezzi di Tuber magnatum Pico (tartufo bianco) e Tuber aestivum Vittad. (il cosiddetto “scorsone di qualità inferiore”), aggiornati alle quotazioni del 5 novembre 2008, che si attestano rispettivamente su valori medi di 3.000 €/Kg e 420 €/Kg. Rispetto al 2007 le quotazioni del tartufo sono diminuite a causa delle più abbondanti raccolte, infatti in questo periodo il fungo veniva commercializzato a cifre comprese tra 3.000 e 6.000 €. La quotazione è stabilita su base nazionale indipendentemente dalle maggiori zone tartufigene che in Italia si trovano in Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Lazio, Campania, Emilia Romagna, nelle province di Asti, Cuneo e Alessandria in Piemonte, in quelle di Brescia, Mantova e Pavia in Lombardia e in quelle di Rovigo e Vicenza in Veneto. Per quest’anno si prevede un giro d’affari che potrebbe raggiungere il mezzo miliardo di euro. Le poche informazioni disponibili vengono trattate con stretto riserbo, tanto che i tartufi rimangono sempre misteriosi e per questo spesso imprevedibili e affascinanti. L’andamento altalenante delle produzioni, infatti viene attribuito alla pioggia, al clima, alle temperature e a fattori “più o meno” scientifici, attendibili o meno,come ad esempio le fasi lunari. 

Risposte scientifiche – Tuber 2008 tenterà di dare delle risposte scientifiche alle problematiche e alle curiosità collegate al mondo del tartufo. Alla scoperta del tartufo – Al termine del congresso, sono in programma giornate dedicate alla scoperta dei luoghi del tartufo in una delle aree di produzione più vocate e più rinomate al mondo come è l’Umbria. Si svolgeranno visite guidate alle tartufaie, escursioni negli ambienti naturali di crescita del “Tartufo nero di Norcia e di Spoleto” e degustazioni di piatti a base di tartufo. Tuber 2008, il Terzo Congresso Internazionale sul Tartufo di Spoleto (Pg) è preceduto da altre manifestazioni dedicate al tartufo che fanno dell’Umbria la patria del ricco fungo sotterraneo per il 2008.
Informazioni e programma online su: www.tuber2008.it

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