Verso il Governo Monti. Cia, serve più attenzione per l’agricoltura

“Subito un governo forte e autorevole che ci permetta di riacquistare credibilità nel contesto internazionale. Ma bisogna fare in fretta per evitare ulteriori conseguenze all’economica e al sistema imprenditoriale del nostro Paese. Apprezziamo, quindi, l’operato del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e condividiamo la possibile scelta di Mario Monti a premier. Una persona di alto profilo, di indubbia capacità e competenza e di comprovata esperienza a livello europeo, che crediamo possa essere nelle condizioni di affrontare le attuali gravi difficoltà e dare risposte efficaci che la società italiana attende. E’, però, importante che il nuovo esecutivo, che auspichiamo possa agire in tempi rapidi, riservi una reale attenzione all’agricoltura, i cui problemi in questi ultimi anni sono stati completamente ignorati”. Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in occasione del Forum nazionale dell’agroalimentare di Cremona.

Governo tecnico – “L’Italia si trova oggi in una situazione estremamente delicata. C’è l’esigenza impellente – ha aggiunto Politi – di una svolta. Andare alle urne potrebbe aggravare lo scenario e provocare ulteriori guasti al nostro sistema economico. Pensiamo, dunque, che la soluzione migliore -come affermato anche in un ordine del giorno approvato dalla Giunta nazionale della Cia- è quella che sta perseguendo il presidente della Repubblica. Per la nostra Confederazione è indispensabile formare un nuovo governo, espressione di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, in grado di risolvere con determinazione i problemi sul tappeto, di rassicurare i mercati finanziari, di predisporre un provvedimento per lo sviluppo che contenga anche misure per la competitività delle imprese agricole e che proponga modifiche alla legge elettorale per ridare ai cittadini la facoltà di scegliere i propri rappresentanti da eleggere al Senato e alla Camera”. “Per noi è, tuttavia, fondamentale che tra gli obiettivi del nuovo governo ci sia una vera riforma della politica agraria nazionale, che diventa -ha concluso il presidente della Cia- un passaggio obbligato per rispondere alle difficili sfide poste dalla Politica agricola comune 2014-2020”.

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