AgriAcademy di Ismea. A Bologna vince il progetto Dolomiteas

Il progetto Dolomiteas che porta la firma di Nadia Laura Pitto di Trento e di altri 10 giovani innovatori rurali provenienti da tutta Italia, ha vinto l’edizione bolognese di AgriAcademy, l’iniziativa itinerante di formazione e accelerazione di impresa organizzata daIsmea con il coordinamento del Mipaaft. Il risultato è arrivato dopo una lunga maratona non stop, che si è svolta dal 9 all’11 novembre a Bologna e che ha portato ad assegnare il primo posto al progetto fassano di un brand di tisane a base di erbe alpine, con una forte componente di innovazione digitale.

A guidare i giovani agricoltori a questo risultato finale, non solo il team di #Ruralhack, condotto da Alex Giordano, e dei mentor dell’Osservatorio SmartAgrifood che seguono tutto il progetto AgriAcademy, ma anche le testimonianze e gli spunti di Lorenzo Cilli, fondatore di Youfarmer, la prima piattaforma di co-farming al mondo, e di Antonio Gagliardi, startupper che ha mostrato ai ragazzi degli esempi di digital fabrication applicati all’agrifood.
Per i vincitori, ora, la possibilità di essere seguiti passo dopo passo dalle Università partner del progetto AgriAcademy nella realizzazione del loro progetto.
Ma vediamo di capire qualcosa in più sul progetto scelto:

DOLIMITEAS, è un brand di tisane e preparazioni erboristiche che trae la sua forza e distintività dal contesto territoriale in cui è inserito: la Val di Fassa, una delle destinazioni montane più note e apprezzate in Italia. Il progetto si rivolge in primo luogo a chi visita le Dolomiti e si sviluppa con eventi ed esperienze in campo, come la raccolta delle erbe, che fidelizzano all’acquisto del prodotto sul sito, anche successivamente, una volta tornati a casa. In prospettiva l’idea è di creare una piattaforma che, connettendosi con i wearables (misuratori da polso), consente all’utente di costruire la sua preparazione galenica o erboristica su misura in base ai dati del proprio stato di salute. Progetto di Nadia Laura Pitto realizzato con il contributo di Paolo Maria Mosca e Lorenzo Ceruti (Vercelli), Liam Fenner (Trento) Mario Parente (Caserta), Immacolata Migliaccio (Caserta), Giuseppe Vignola (Matera), Philippe Breintenberger (Treviso), Andrea Zanotti (Mantova), Mario Costanza (Messina), Cecilia Fierli (Siena).

Ecco invece la proposta degli altri 3 finalisti:
NUTRIPRO è un’idea che mira a trasformare un prodotto della tradizione, il famoso pan biscotto, in un integratore, facendogli compiere una trasformazione che parte dagli ingredienti: farina di ceci o di segale come base per dare vita a un cibo proteico e completo di qualità. Progetto di Silvia Bertazzo e Filippo De Sero di Rovigo.

BRONTEVOvuole portare sulla tavola l’olio di alta qualità, certificato Dop Monte Etna, bio e proveniente dagli oliveti dell’agro di Bronte, in una piccola ed elegante bottiglietta da 20 ml  venduta in confezioni da 8 pezzi. Il formato mini e di qualità si vuole proporre a una clientela di ristoratori e di chef stellati per degustazioni e assaggi di olio d’eccellenza, con i profumi e la territorialità dell’Etna.. Progetto di Marcella Diforti di Catania

FACE FARMER non è un portale di e-commerce come gli altri ma un’interfaccia di dialogo tra una rete di aziende virtuose e i consumatori, che consente di recuperare quel rapporto fiduciario sbiadito dai molti scandali che hanno coinvolto il mondo del food. Un progetto ha anche una forte valenza etica garantita anche dal fatto che parte degli utili verranno reinvestiti per finanziare iniziative di salvaguardia del territorio. Progetto di Carlo Migli di Lodi

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