Supporto della filiera tabacchicola italiana, JTI incontra il Ministero delle politiche agricole per sostenere gli investimenti

JTI (Japan Tobacco International) ha incontrato oggi la Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare del Ministero delle politiche agricole per discutere il proprio impegno nella valorizzazione e sostegno della filiera produttiva che in Italia occupa 50.000 lavoratori e 3.000 aziende agricole. L’industria del tabacco, grazie al lavoro delle aziende e della filiera, fornisce un importante contributo alle finanze e al bilancio dello Stato.

Nel corso dell’incontro JTI ha espresso preoccupazione per la tenuta del gettito erariale derivante dalla contrazione del mercato e per la ripresa del commercio illecito che, in base alle ultime stime della Guardia di Finanza, generano un danno erariale stimato in 700 milioni di euro. Secondo gli ultimi dati della ricerca Empty Pack Survey – condotta da IPSOS e supportata anche da JTI – l’incidenza dei pacchetti di sigarette che si trovano nel mercato italiano e che non pagano le dovute imposte allo Stato impattano del 6,2%.

“È stato un momento di dialogo produttivo e costruttivo – ha commentato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia a seguito dell’incontro – Allo scopo di tutelare sia la filiera sia la tenuta del gettito, confermiamo la piena apertura da parte di JTI per lavorare a quattro mani con il governo e continuare a collaborare proficuamente come negli ultimi anni. Ci auspichiamo, inoltre, di poter lavorare insieme alle istituzioni ad una revisione dell’attuale sistema normativo della tassazione del tabacco, con l’obiettivo di definire una nuova proposta basata su un approccio programmatico per assicurare, da un lato, entrate di gettito costanti per lo Stato, e dall’altro le risorse per un piano di investimenti a supporto della filiera”.

L’Italia rappresenta un mercato chiave per JTI confermato da continui investimenti a sostegno della filiera agricola per oltre 620 milioni di euro in 15 anni. Il prodotto di qualità italiana è sempre stato valorizzato da accordi commerciali con il consorzio TTI (Trasformatori Tabacco Italia) e attraverso intese programmatiche con il Ministero con investimenti e innovazioni che garantiscono produzione di qualità maggiore e miglioramento delle coltivazioni in termini di sostenibilità ambientale, sociale e economica.

“La contrazione costante del mercato del tabacco ha avuto effetti negativi sulla tenuta del gettito in Italia, ma non solo. Ulteriori inasprimenti della tassazione, costituiscono uno stimolo al commercio illecito che causa danni su molteplici livelli: dall’aumento della circolazione di prodotti contraffatti, al danno della filiera agricola e dell’intero comparto, a minori investimenti da parte delle aziende” – ha aggiunto Fronteddu.

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