Gelo, danni contenuti nella zona di produzione dei vini Barolo e Barbaresco

ALBA – Danni di lieve entità per i vigneti di Barolo e Barbaresco, dopo l’abbassamento delle temperature che si sono verificate nella notte tra il 7 e l’8 aprile, dovute all’arrivo di correnti di aria fredda provenienti dal nord Europa che hanno causato alcuni fenomeni di “gelate nere”.

A precisarlo è il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.

Le varietà con germogliamento tardivo non hanno subito alcun danno – puntalizza il Consorzio -; mentre per quanto riguarda il nebbiolo, che tra le varietà è quella più precoce, la situazione è eterogenea in quanto sono stati segnalati danni al momento difficilmente quantificabili vista la fase fenologica che in buona parte dei vigneti risulta irregolare. Pertanto sulla stessa pianta si possono riscontrare danni solo su alcuni germogli mentre su altri la situazione è normale.

Inoltre i vigneti maggiormente interessati sono stati quelli ad altitudine media, dove lo sviluppo dei germogli è già di qualche centimetro, mentre per i vigneti meglio esposti e siti nell’area più interna della zona di produzione i danni sono molto limitati;

In generale comunque parrebbe trattarsi di danni significativi solo per alcuni vigneti, ma si tratta di fenomeni circoscritti e non in alcun modo estendibili a tutta l’area di produzione. La situazione attuale è quindi sostanzialmente diversa da quella del 2017, dove fenomeni simili si erano verificati due settimane più tardi nel mese di aprile, interessando anche le sommità delle colline e i fondivalle.

Riteniamo pertanto, alla luce di primi sopralluoghi effettuati – conclude il Consorzio -, che non ci siano elementi per creare allarmismi e che possano far presagire delle drastiche riduzioni sulla produzione dell’annata, che è appena iniziata.

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